Ita Airways nell’era Lufthansa: c’è la firma

Ita Airways nell’era Lufthansa: c’è la firma
25 Maggio 17:18 2023 Stampa questo articolo

Con la firma tra il Gruppo Lufthansa e il ministero dell’Economia si avvia finalmente il processo di privatizzazione di Ita Airways. La compagnia aerea di bandiera, nata sule ceneri della storica Alitalia, entra in una nuova fase a circa un anno e mezza di distanza dal decollo dei primi aerei (ottobre 2021).

Il ministro Giancarlo Giorgetti e il ceo di Lufthansa Group, Carsten Sphor hanno firmato l’accordo che prevede un primo ingresso dei tedeschi con una quota di minoranza: Lufthansa acquisirà una quota di partecipazione pari al 41% di Ita attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro.

Le parti hanno anche ratificato il piano industriale della compagnia che prevede una crescita di ricavi di 2,5 miliardi di euro attesi per quest’anno e 4,1 miliardi di euro previsti nel 2027. Presente all’incontro anche il presidente di Ita, Antonino Turicchi.

Dopo la firma, l’accordo sarà sottoposto al vaglio della Corte dei Conti e notificato alla direzione generale concorrenza della Commissione europea.

La strategia multi-hub

Ita Airways sarà dunque il quinto vettore all’interno della rete del Gruppo Lufthansa, “nell’ambito del suo assetto multi-brand e multi-hub e rimarrà una compagnia aerea autonoma con un proprio management e una forte identità di marchio. Allo stesso tempo, Ita potrà beneficiare delle sinergie del Gruppo, come l’accesso alla rete di partner, alla gestione centralizzata dei ricavi e all’utilizzo dei canali di vendita e marketing globali del Gruppo Lufthansa”, sostiene la nota di LH.

Per garantire che la crescita di Ita sia sostenibile, inoltre, il Gruppo Lufthansa “intende estendere il trasporto intermodale per il traffico feeder all’interno dell’Italia. A tal fine, lo scorso febbraio il Gruppo Lufthansa ha firmato infatti un memorandum d’intesa con l’azienda ferroviaria statale italiana Ferrovie dello Stato Italiane spa.

Le parole di Giorgetti e Spohr

Secondo il comunicato del Mef, inoltre, “questi risultati consentiranno la crescita e il rinnovo della flotta, che a fine 2027 conterà su 94 aeromobili rispetto ai 71 attuali, con un’età media di cinque anni, e garantirà l’ottimizzazione dei consumi e dell’impatto ambientale. L’organico, per il quale è prevista quest’anno una crescita fino a 4.300 dipendenti per effetto delle 1.200 assunzioni in corso di finalizzazione, salirà a oltre 5.500 unità al termine del Piano”.

«Oggi – sottolinea Giorgetti – si chiude un percorso che ha contraddistinto la storia della compagnia di bandiera nazionale con la prospettiva di integrazione con un importante vettore europeo. Con questo governo si scioglie oggi un nodo che da trent’anni condiziona il mercato del trasporto aereo in Italia. Siamo convinti che questa decisione permetterà al mercato aereo di svilupparsi nell’interesse dell’Italia».

Per Carsten Spohr, «l’accordo di oggi porterà a una situazione vantaggiosa per l’Italia, Ita Airways e Lufthansa Group. È una buona notizia per i consumatori italiani e per l’Europa, perché una Ita più forte rafforzerà la concorrenza nel mercato italiano. Come giovane compagnia, con una flotta moderna e con un suo hub efficiente e in espansione a Roma, Ita è la soluzione perfetta per il Gruppo Lufthansa. Come parte della famiglia del Gruppo Lufthansa, Ita può trasformarsi in una compagnia aerea sostenibile e redditizia, collegando l’Italia con l’Europa e il mondo. Allo stesso tempo, questo investimento ci consentirà di continuare la nostra crescita in uno dei nostri mercati più importanti».

La protesta degli ex Alitalia

Intanto, in contemporanea alla firma dell’accordo sono circa 200 i lavoratori ex Alitalia – tra piloti, assistenti di volo, operai, impiegati e tecnici – che si sono riunite con le tende davanti al ministero dell’Economia chiedendo garanzie sul riassorbimento dei lavoratori e sugli ammortizzatori sociali. La mobilitazione – promossa dalle sigle sindacali Usb e Cub  – è contro il piano Ita e la possibile cessione del 40% a Lufthansa e chiede tutele sul futuro dei dipendenti rimasti in cassa integrazione dallo smembramento della ex compagnia di bandiera.

Il colosso tedesco, secondo i piani trapelati in queste ore, prevede lo sviluppo della privatizzazione di Ita in tre fasi; oltre al cambio della guardia ai vertici del vettore e il cambio di alleanza globale.

Il piano di sviluppo di LH

La prima, detta transition period, dove Lufthansa si accorderà per versare 320 milioni di euro per rilevare il 40% del vettore tricolore attraverso un aumento di capitale riservato. La seconda fase si attiverà proprio con l’aumento di capitale che però potrà avvenire solo dopo il via libera dell’Antitrust Ue all’operazione (probabilmente in autunno).

La terza fase sarà quella dello shareholder agreement: nel 2025, quindi, quando Ita dovrebbe arrivare al break even ci sarà l’acquisto di un ulteriore 50% delle azioni a Lufthansa per 500 milioni di euro con il Mef che conserverà il 10% della compagnia aerea.

In ogni caso, prima del closing, il Mef si impegna a versare la terza e ultima tranche di finanziamento da 250 milioni di euro, così come previsto dagli accordi con Bruxelles. Il governo, quindi, avrà versato nelle casse di Ita un totale di 1,35 miliardi di euro.

I nuovi vertici e e le alleanze

Alla guida di Ita Airways dovrebbe essere scelto un fedelissimo di Francoforte: Joerg Eberhart, ex presidente e ceo di Air Dolomiti e al momento head of strategy del Gruppo LH. L’attuale ceo di Ita, Fabio Lazzerini, dovrebbe quindi passare il timone dopo aver traghettato la vecchia Alitalia in amministrazione straordinaria verso la newco Ita spa e approntando il piano di sviluppo della compagnia aerea nei primi due anni di vita.

Entro fine anno, inoltre, Ita Airways dovrebbe traslocare dall’alleanza globale Skyteam (guidata da Delta Air Lines, Air France e Klm) a Star Alliance (che fa capo a LH e tra le maggiori compagnie vede United Airlines, Thai Airways, Turkish Airlines, Air Canada, Copa e Singapore Airlines).

Per una buona parte di voli intercontinentali che non sono operati con collegamenti diretti, quindi, i passeggeri italiani faranno scalo a Francoforte, Monaco, New York Newark, Vienna e Zurigo invece degli attuali “passaggi” su Amsterdam, Parigi, Atlanta. Dubbi invece sul programma fedeltà di Ita, Volare, che dovrebbe entrare nel programma loyalty Miles&More del Gruppo LH ma non è definito ancora se Volare avrà una sua autonomia o se rientrerà in toto nel sistema di guadagno e riscatto miglia del colosso tedesco.

Le evoluzioni del network

Secondo il piano industriale che Lufthansa vorrebbe varare nei prossimi mesi, inoltre, resta centrale il ruolo dell’aeroporto di Fiumicino, ponte per il Nord Africa e il Sud America, con un ulteriore rafforzamento dei collegamenti per il Nord America e l’Asia attraverso accordi di codesharing con Lufthansa.

È prevista, però, un graduale abbandono di Milano Malpensa a partire dalla summer 2024 – dove resterà Swiss e probabilmente il cargo – con il volo Milano-New York di Ita che traslocherà a Linate, aeroporto destinato al feederaggio per gli scali di Fiumicino e Francoforte.

Come nasce il Gruppo Lufthansa

Nel 2022 il Gruppo Lufthansa ha collezionato 102 milioni di passeggeri (erano 145 milioni nel 2019 prima della pandemia) contando con quasi 110mila dipendenti, 32,8 miliardi di euro di ricavi e 5 hub strategici (Francoforte, Monaco, Vienna, Zurigo e Bruxelles). Roma Fiumicino sarà il sesto aeroporto-hub.

Lufthansa è il secondo più grande Gruppo in Europa, dietro Ryanair, ma è leader nelle rotte intercontinentali grazie a una strategia di alleanze (fondatore e big player di Star Alliance) e di acquisizioni di altre compagnie aeree fatte negli ultimi 10 anni. Nel 2005, infatti, Lufthansa entra in Swiss (nata sulle ceneri di Swissair) con l’11%, per poi arrivare al take over tre anni dopo.

Nel medesimo modo, ma con alterna fortuna, LH ha poi perfezionato le operazioni anche con Brussels Airlines (entra nel 2008 con il 45% e rilevata totalmente nel 2016) e Austrian Airlines (acquisto iniziale del 41,6% nel 2008 arrivando al 94% delle quote l’anno dopo).

Ita Airways, con i suoi 10,3 milioni di passeggeri totalizzati nel 2022, sarebbe la quarta compagnia per del Gruppo, dietro ai 15 milioni di pax di Swiss e i 16 milioni della low cost nata all’interno di Lufthansa, Eurowings.

La galassia Lh comprende in totale le seguenti compagnie aeree: la costola Lufthansa CityLine che opera come bretella su Francoforte, l’italiana Air Dolomiti, la doppia versione point-to-point Eurowings e leisure Eurowings Discover, il vettore madre Lufthansa e le nazionali Swiss Air, Brussels Airlines, Austrian. Ultimamente, il Gruppo tedesco ha annunciato anche il lancio di Lufthansa City Airlines, filiale che opererà su Monaco.

 

L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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