Italia a cinque stelle: Enit protagonista all’Iltm di Cannes

Italia a cinque stelle: Enit protagonista all’Iltm di Cannes
07 Dicembre 13:26 2022 Stampa questo articolo

Pieno riconoscimento dell’Italia come destinazione per i mercati d’alta gamma: è il consolidamento di un feeling mai sopito tra l’Italia e i viaggiatori francesi dei segmenti leisure, business e congressuale. Non a caso, anche per il 2022, si confermano stime molto positive e tutti gli indicatori sul segmento suggeriscono un ritorno a livelli vicini al periodo pre pandemico. A supporto di questo trend – confermato anche da Bain & Consulting, che vede il nostro Paese al top –  l’Enit è in prima fima all’edizione 2022 della fiera Iltm – International Luxury Travel Market, di scena a Cannes fino all’8 dicembre. In uno stand di oltre 660 mq, l’Agenzia Nazionale del Turismo ha coinvolto 19 regioni e Roma Capitale e un totale di oltre 126 aziende per promuovere le eccellenze del Paese.

Si tratta di tour operator, dmc, agenzia specializzate nel Mice, hotel di lusso, meeting planner, giunti in Francia per incontrare prestigiosi buyer internazionali. Sul tavolo delle contrattazioni un’ampia gamma di prodotti e servizi, come boutique hotel, beach e ski resort, private villas, serviced apartment, attrazioni culturali. Focus in particolare su ecotourism, enogastronomia, golf, meeting e congressi, sport outdoor, shopping, benessere, yacht e vacanze in barca, matrimoni, lune di miele e altre celebrazioni.

Guardando in generale al mercato francese dell’outbound, secondo gli ultimi Google Destination Insights a disposizione dell’Ufficio Studi Enit, l’Italia è il 2° Paese di destinazione, preceduto dalla Spagna e seguito dagli Stati Uniti.

Nei primi sei mesi di quest’anno, stando a Bankitalia, i viaggiatori francesi in Italia hanno speso circa 1,6 miliardi di euro, il 180% in più rispetto allo stesso semestre 2021. In testa alle preferenze Lombardia, Piemonte, Lazio, Liguria e Toscana.

Il settore è quindi in grado di soddisfare la clientela del turismo di fascia alta che, secondo un’indagine Virtuoso (2022), si aspetta, oltre alla sicurezza tanto ricercata negli ultimi anni, ancora più consulenza, viaggi-evento, esperienze personalizzate iperesclusive e soprattutto responsabili.

Con un forte impatto su molti settori del made in Italy, il turismo up level è un elemento essenziale per la ripresa dell’economia italiana. Nonostante le tensioni geopolitiche ed economiche, il trend rimane molto positivo per il 2023, in quanto l’assenza dei mercati russo e asiatico è in parte controbilanciata dal ritorno dei clienti europei e americani.

«Per dicembre 2022 – fa sapere l’amministratore delegato dell’Enit, Ivana Jelinic – le prenotazioni aeree dei francesi verso l’Italia sono in linea con il 2021, con un’incidenza sul totale internazionale del 6%. Lo scorso anno tra gli esercizi ricettivi scelti per pernottare durante il soggiorno in Italia, sono prevalsi gli alberghi con 4,5 milioni di presenze francesi, il 65,5% delle notti complessive, contro circa 2,4 milioni nelle strutture extra-alberghiere, il restante 34,5%. Tradizionalmente considerata la destinazione ideale dai segmenti affluent, family, honeymoon, anniversary e celebration, l’Italia attrae sempre più anche i millennial e la generazione Z, clienti più giovani alla ricerca di esperienze responsabili e nuove. Per soddisfare le esigenze del settore, tenendo conto dell’emergenza ambientale, e per adattarsi alle aspirazioni di questa clientela più giovane, l’industria del lusso italiana è attivamente impegnata nel percorso di responsabilità. L’offerta turistica italiana a cinque stelle, sempre più qualitativa e sostenibile, contribuisce anche alla valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale».

E l’Italia occupa una posizione di rilievo nella macro-destinazione Europa che primeggia nel mercato mondiale, come osserva il consigliere Enit, Sandro Pappalardo: «L’Europa nel 2021 ha accolto 301,3 milioni di turisti in arrivo (il 40,4% del 2019), registrando il calo più contenuto tra i continenti sul 2019 (-59,6%) e facendo segnare l’aumento maggiore sul 2020 (+24,6%) rispetto al totale mondiale e alle altre aree di destinazione. In termini di entrate, l’Europa ha incassato 276,5 miliardi di euro, oltre la metà (51,4%) degli introiti da turismo internazionale, pari a 538 miliardi di euro. Si tratta tuttavia del 47,3% degli incassi del 2019».

Anche all’Iltm si respira, dunque, un’aria decisamente più distesa per le prospettive nell’immediato futuro, come evidenzia Maria Elena Rossi, direttrice marketing dell’Enit: «Questo ottimismo è condiviso dai grandi Gruppi alberghieri che stanno prestando un’attenzione sostenuta al settore, come dimostra l’apertura nel 2022 in Italia di 60 hotel di lusso. C’è il desiderio di soggiornare in strutture di alta categoria. Il contatto diretto con l’hotel è il canale di prenotazione più utilizzato dalla clientela (47,8%), seguono le Ota (29,1%) e il sito web o i social dell’albergo. Gli ospiti che frequentano questa tipologia di struttura sono per lo più coppie e famiglie. Il raggio di spostamento dei visitatori italiani è prevalentemente interregionale, mentre la clientela estera proviene soprattutto dall’Europa. In generale, Germania (72,7%) e Francia (53,5%) i Paesi più assidui, seguiti dagli Usa (25%)».

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