La lobby dell’aviazione NetZero spinge sui voli elettrici e a idrogeno

La lobby dell’aviazione NetZero spinge sui voli elettrici e a idrogeno
07 Giugno 15:53 2024 Stampa questo articolo

Accelerare la realizzazione di una tecnologia a zero emissioni di Co2. È l’obiettivo del report di Azea (Alleanza per l’aviazione a emissioni zero), di cui easyJet è co-chair insieme ad Airbus, sull’abilitazione dei voli alimentati a idrogeno ed elettricità in Europa. Presentato alla fiera aerospaziale Ila di Berlino, delinea cinque aree di raccomandazione per il raggiungimento della decarbonizzazione del settore aereo.

AEROMOBILI

Il quadro politico dovrebbe continuare a cercare di massimizzare il supporto per le tecnologie degli aeromobili elettrici e a idrogeno, per contribuire a stimolare gli investimenti privati, inclusi quelli per le tecnologie più avanzate.

GENERAZIONE E TRASMISSIONE DI ENERGIA

Gli stakeholder dell’aviazione e i governi dovrebbero avviare un dialogo per coordinare l’integrazione della domanda di energia dell’aviazione nella pianificazione energetica, compreso il collegamento dei principali aerodromi alle reti elettriche e a idrogeno e la generazione o l’importazione di energia rinnovabile e a basse emissioni di carbonio.

AEROPORTI

Gli aeroporti dovrebbero avviare tempestivamente un dialogo con i governi e i fornitori di elettricità e idrogeno, per preparare l’adattamento delle loro infrastrutture (compreso lo spazio aggiuntivo per la ricarica delle batterie e l’infrastruttura per l’idrogeno) e la fornitura dell’energia necessaria. La cooperazione tra governo e industria sarà necessaria anche per dotare la forza lavoro dell’aviazione di nuove competenze.

CERTIFICAZIONE, REGOLAMENTAZIONE E STANDARDIZZAZIONE

Le autorità di regolamentazione devono essere supportate nell’interazione con l’industria in una fase iniziale, assicurando che le normative e le certificazioni siano pronte per l’elettrico e l’idrogeno. Inoltre, devono essere considerati i costi di certificazione.

SPAZIO AEREO

L’integrazione dei nuovi aeromobili nella rete europea richiederà un continuo sostegno politico e un coordinamento operativo tra una serie di soggetti interessati allo spazio aereo, tra cui il gestore della rete europea, i fornitori di servizi di navigazione aerea, gli aeroporti, gli utenti dello spazio aereo, i produttori e i fornitori di servizi di pianificazione dei voli.

«Non ho dubbi sul fatto che la tecnologia a zero emissioni di anidride carbonica giocherà un ruolo fondamentale nella decarbonizzazione dell’aviazione europea – osserva Johan Lundgren, ceo di easyJet – Sarà certamente un percorso impegnativo, ma il fatto che l’Europa sia sede di un’industria aeronautica leader a livello mondiale, che vanta un’esperienza di eccellenza in termini di innovazione, mi dà fiducia».

»Affinché funzioni – precisa – è necessaria un’azione collettiva da parte di industria, governi e autorità di regolamentazione e tutti dovremo essere motivati dalla portata di quest’opportunità.  Ci consentirà infatti di reindustrializzare il trasporto aereo europeo, in un modo che non solo ridurrà la nostra impronta ambientale, ma che aprirà nuovi mercati e innumerevoli possibilità legate al settore per le generazioni a venire».

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