Costellazione Accor: vince la formula multi-brand

23 Febbraio 12:10 2017 Stampa questo articolo

Il gruppo AccorHotels cresce anche in Italia con un aumento del fatturato del +4,1%, replicando il buon andamento globale ottenuto nel 2016. Merito di una strategia multi-brand e di un’attenzione particolare alle nuove forme dell’ospitalità che ha permesso al Gruppo di creare una vera e propria costellazione del business. A questo dato si aggiungono le ottime performance della piattaforma di prenotazione e cinque nuove aperture nello Stivale.

Il Gruppo, infatti, si conferma uno dei leader del mercato italiano con 79 alberghi in 37 destinazioni, per un totale di 10.233 camere. Il 2016 ha fatto segnare un fatturato di 251 milioni di euro, in crescita rispetto al 2015 e all’anno di Expo.

Numeri positivi anche per la piattaforma di distribuzione, su cui transita oltre il 67% del giro d’affari complessivo degli alberghi italiani, con una crescita di 4,2 punti percentuali rispetto al 2015 con un prezzo medio di vendita di 104 euro e un tasso di occupazione della camere del 69,1%.

Successo anche per LeClub AccorHotels, il programma fedeltà del gruppo, che conta 32 milioni di iscritti (di cui circa un milione di italiani). Secondo la nota del Gruppo, il fatturato generato da un portatore di carta LeClub è mediamente il triplo rispetto a quello di un non iscritto e per gli hotel in Italia, gli ospiti LeClub internazionali e nazionali, hanno costituito oltre il 26% del fatturato complessivo.

Nel 2016 AccorHotels Italia conta cinque nuove aperture: alla collezione di boutique hotel MGallery by Sofitel si sono aggiunti il Grand Hotel Palazzo Livorno e il Borgobianco Resort & Spa Polignano (BA), nel segmento midscale hanno fatto il loro ingresso il Mercure Viareggio e il Mercure Pesaro, mentre la famiglia ibis si è arricchita del nuovo ibis Styles Bari Giovinazzo. L’obiettivo per il 2017 sono sei nuovi ingressi nel portafoglio italiano.

«Il risultato positivo di AccorHotels del 2016 in Italia, anno sulla carta fortemente condizionato dal post Expo, conferma la validità delle nostre strategie e delle nostre capacità di gestione, vendita e distribuzione – sottolinea Renzo Iorio, ad e direttore generale Accor per Italia, Grecia, Israele e Malta – Rafforzare i nostri marchi, mettere a disposizione della nostra rete piattaforme sempre più efficaci e sistemi di fidelizzazione della clientela nel lungo periodo: questo il nostro focus per creare valore per la compagnia e per le imprese dei nostri partner albergatori».

Il 2016 globale di AccorHotels
Nel 2016 il Gruppo ha registrato un aumento di fatturato dello 0,9% a 5.631 milioni di euro, un Ebit in crescita del 4,6% a 696 milioni di euro e un utile netto di +8,1% a 266 milioni di euro. Sempre nello stesso anno, AccorHotels ha aperto 347 nuovi alberghi, pari a oltre 81.000 camere.

A livello di acquisizioni, il Gruppo ha acquistato Fairmont Raffles Hotels, l’operatore specializzato nell’affitto di case esclusive onefinestay, e John Paul, leader mondiale nei servizi di concierge.

Sempre nel 2016 AccorHotels ha stretto i tempi sul cosiddetto progetto “Booster”, l’operazione che prevede la creazione come filiale e successiva cessione della maggioranza di HotelInvest, la divisione immobiliare del Gruppo che include la quasi totalità delle strutture di proprietà e in locazione con un valore di attivo complessivo stimato in 6,6 miliardi di euro.

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