Le cinque giornate di Madrid: ecco perché Fitur “ha vinto”

30 Gennaio 15:30 2024 Stampa questo articolo

MADRID – Oltre 250mila visitatori. Di cui 153mila professionisti e quasi 100mila potenziali viaggiatori. Si è chiusa con numeri da record la 44esima Fiera Internazionale del Turismo di Madrid (Fitur), con L’Agenzia di Viaggi Magazine media partner. L’evento, tenutosi dal 24 al 28 gennaio all’Ifema, il quartiere fieristico della Capitale spagnola, ha ospitato 9mila aziende, rappresentanti di 152 Paesi, 806 espositori che si sono riuniti nei suoi nove padiglioni per partecipare a meeting e presentazioni e stringere accordi commerciali.

Dopo l’inaugurazione ufficiale, presieduta dal re e dalla regina di Spagna, la fiera ha visto la partecipazione di numerosi esponenti politici, come Daniel Noboa, presidente dell’Ecuador, quest’anno paese partner dell’appuntamento, di Pedro Sánchez, presidente del governo spagnolo, del primo ministro dell’Albania, Edi Rama, dei rappresentanti dell’Organizzazione mondiale del turismo e del ministro del Turismo italiano, Daniela Santanché, attesa per la cerimonia del taglio del nastro dello stand Casa Italia, nel padiglione dedicato all’Europa. Al suo fianco anche l’amministratore delegato di Enit, Ivana Jelinic.

L’ITALIA IN FIERA

Numerosa la rappresentanza delle regioni italiane, che guardano con interesse al mercato spagnolo, ma anche e soprattutto a quello sudamericano che da sempre ha un legame particolare con Madrid. Dopo anni di assenza, infatti, la Liguria ha deciso di partecipare per promuovere i grandi eventi del 2024, le mostre di Palazzo Ducale, la finale del Campionato mondiale di pesto al mortaio e il calendario dei concerti estivi. «Nel periodo gennaio-novembre 2023 abbiamo registrato la presenza di circa 150mila turisti dalla Spagna con un incremento del 10% rispetto allo stesso periodo del 2022 – ha spiegato l’assessore regionale al Turismo Augusto Sartori – In particolare, i turisti hanno visitato soprattutto Genova e tutti i siti facenti riferimento a Cristoforo Colombo, personaggio storico che unisce la Liguria alla Spagna. Inoltre, Fitur è un punto di riferimento per tanti operatori del Sudamerica, altra fetta di mercato che ci interessa moltissimo in relazione al “Turismo delle radici“: in America Latina vivono infatti tantissimi discendenti dei liguri emigrati nel secolo scorso che vogliamo portare qui per far riscoprire le loro origini. Alla volta di Madrid è partita anche il vicesindaco della città di Avellino, Laura Nargi, pronta a mostrare ai mercati internazionali i percorsi turistici “Riscopriamo Avellino”, cui saranno abbinati itinerari gastronomici dell’Irpinia. Infine la Regione Sardegna ha puntato molto sull’evento con uno stand ad hoc, al quale hanno partecipato una ventina di imprese arrivate dall’isola.

I TEMI: SOSTENIBILITÀ, INTELLIGENZA ARTIFICIALE E INCLUSIONE

Nel corso delle cinque giornate sono state affrontate diverse tematiche: dall’impatto dell’intelligenza artificiale nel mondo del turismo allo sviluppo di alcune nicchie di mercato che sono in continua crescita, come il turismo sportivo o quello legato ai borghi storici, ai quali si sono aggiunti alcuni premi per le aziende attente all’inclusione grazie al “Fitur 4all”, il progetto che punta ad avvicinare le persone con esigenze di accessibilità alle destinazioni e ai servizi turistici. «Basti pensare – spiegano gli organizzatori – che solo in Spagna ben 7 milioni di viaggiatori scelgono la meta turistica in base al livello di accessibilità che offre, una cifra che, considerando tutta l’Unione Europea, si avvicina ai 90 milioni».

Fitur continua a macinare traguardi, dunque. E si prepara già alla 45esima edizione in programma dal 22 al 26 gennaio 2025 con un partner di tutto rispetto: il Messico.

«Questa alleanza rafforzerà ancora di più i legami tra Spagna e Messico e stabilirà una stretta collaborazione per sostenere la promozione delle ricchezze turistiche di ciascuno dei 32 Stati federali che compongono il Messico stesso, sotto il marchio di Fitur, riconosciuto oggi come la prima fiera al mondo in termini di livelli di partecipazione e crescita internazionale», ha aggiunto José Vicente de los Mozos, presidente del comitato esecutivo di Ifema, il quale ha annunciato la nuova sinergia alla presenza di Miguel Torruco Marqués, segretario messicano del turismo, e Juan Enrique Suarez del Real Tostado, presidente dell’associazione dei segretari del turismo del Messico. Il Paese, uno dei pochi a non chiudere le frontiere durante la pandemia, sta sperimentando una crescita vertiginosa dell’incoming e il Fitur rappresenterà una vera e propria vetrina internazionale per mostrare la ricchezza turistica, culturale, patrimoniale e gastronomica dei suoi Stati e delle sue 177 “Città Magiche” al mondo.

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Serena Martucci
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