L’Italia reintroduce i controlli al confine con la Slovenia

L’Italia reintroduce i controlli al confine con la Slovenia
18 Ottobre 19:51 2023 Stampa questo articolo

I venti di guerra che spirano dal Medio Oriente e la minaccia del terrorismo agitano l’Europa e l’Italia chiude i confini con la Slovenia. Insieme ad altri otto Paesi Ue – Austria, Germania, Norvegia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Svezia e Francia – il governo ha deciso di sospendere il trattato di Schengen, reintroducendo i controlli alla (ex) frontiera con Lubiana a partire da sabato 21 ottobre.

In una nota ufficiale Palazzo Chigi ha comunicato il provvedimento, «appellandosi all’articolo 28 del Codice delle frontiere Schengen. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, oltre al suo omologo sloveno, Bostjan Poklukar, ha avvisato la vicepresidente della Commissione Ue Margaritis Schinas, il commissario Ue agli Affari interni, Ylva Johansson, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, il segretario generale del Consiglio Ue, Thérèse Blanchet e i ministri dell’Interno degli Stati membri Ue e dei Paesi associati Schengen». A sua volta, Lubiana ripristina i controlli ai confini con Croazia e Ungheria.

«Me ne assumo la piena responsabilità», ha tagliato corto la premier, Giorgia Meloni.

Un improvviso ritorno al passato, motivato – prosegue la nota – «dall’intensificarsi dei focolai di crisi ai confini dell’Europa, in particolare dopo l’attacco condotto nei confronti di Israele che ha aumentato il livello di minaccia di azioni violente anche all’interno dell’Unione».

Per ora, spiega il governo, il provvedimento «sarà in vigore per un periodo di 10 giorni, prorogabili ai sensi del regolamento Ue. Le modalità di controllo saranno attuate in modo da garantire la proporzionalità della misura, adattate alla minaccia e calibrate per causare il minor impatto possibile sulla circolazione transfrontaliera e sul traffico merci. Ulteriori sviluppi della situazione ed efficacia delle misure saranno analizzati costantemente, nell’auspicio di un rapido ritorno alla piena libera circolazione».

Il quadro, conclude Palazzo Chigi, è «ulteriormente aggravato dalla costante pressione migratoria cui l’Italia è soggetta, via mare e via terra, con 140mila arrivi sulle coste italiane, +85% rispetto al 2022. Solo in Friuli Venezia Giulia, dall’inizio dell’anno, sono state individuate 16mila persone entrate irregolarmente sul territorio nazionale».

Intanto, la Francia ha alzato il livello di allerta dopo l’allarme bomba di stamane in 11 aeroporti, mentre Versailles è stata evacuata per la terza volta in cinque giorni. Allarme bomba anche allo scalo di Ostenda, in Belgio. Lunedì sera a Bruxelles l’omicidio di due tifosi svedesi per mano di un tunisino, rimasto ucciso martedì mattina in un conflitto a fuoco con la polizia. Il mondo volge gli occhi a Israele e spera che la mattanza si fermi e le armi tacciano: purtroppo per ora non è solo un incubo, ma una tragica realtà.

L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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