Ricavi record, ma utili in calo nel terzo trimestre per Lufthansa, su cui hanno pesato la domanda debole sul mercato nordamericano e la concorrenza sui prezzi in Europa. Nel periodo tra luglio e settembre, il gruppo aereo tedesco ha riportato un calo degli utili netti del 12% a 966 milioni di euro e un utile operativo a 1,3 miliardi di euro (-1%), in linea con le attese degli analisti, mentre il margine operativo è sceso all’11,9%, dal 12,5% dell’anno precedente. Il fatturato è cresciuto del 4% a 11,2 miliardi di euro, un dato record, con 41,7 milioni di passeggeri trasportati. Nei primi nove mesi, l’utile operativo complessivo ha raggiunto il miliardo e mezzo, con un incremento di 300 milioni su base annua, e l’utile netto è salito a 1,1 miliardi (contro gli 830 milioni nel 2024).
Confermati gli obiettivi per il 2025, con un utile operativo che dovrebbe essere superiore a quello dell’anno scorso, al netto di eventuali scioperi minacciati dal personale tedesco.
«Abbiamo avuto la migliore estate dell’ultimo decennio in termini di operazioni di volo, con una regolarità del 99% e un miglioramento a doppia cifra nella puntualità», ha commentato Carsten Spohr, amministratore delegato del gruppo.
IL CONTRIBUTO DI ITA AIRWAYS
Ai risultati positivi ha contribuito anche Ita Airways, di cui i tedeschi detengono il 41%, grazie in particolare al cambio favorevole euro-dollaro. La compagnia italiana ha registrato per Lufthansa un Ebit rettificato di 35 milioni di euro, secondo i documenti ufficiali. Dato che i tedeschi detengono il 41% di Ita, il dato complessivo sale a circa 85 milioni, di cui 50 milioni «attribuibili» al ministero dell’Economia e delle Finanze (che possiede il restante 59%). Un dato che porterebbe il bilancio dei primi nove mesi della compagnia italiana a un Ebit positivo di circa 39 milioni.
Considerando l’evoluzione degli ultimi tre mesi dell’anno — ottobre e la seconda metà di dicembre sono di solito mesi positivi, mentre novembre e la prima metà di dicembre registrano perdite — l’intero 2025 potrebbe chiudersi con un pareggio operativo. Un obiettivo fissato sin dall’inizio dall’amministratore delegato di Ita, Joerg Eberhart.
Da Lufthansa, scrive il Corriere, sottolineano il «solido contributo di Ita» ai conti trimestrali del gruppo, «grazie al rigoroso controllo dei costi». Ma ricordano anche l’effetto positivo del cambio favorevole euro/dollaro, che ha contribuito a migliorare ulteriormente il bilancio.
LE COMPAGNIE AEREE
La divisione Passenger Airlines (che include i vettori Lufthansa, Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings/Discover, Air Dolomiti, il 41% di Ita e il 50% di SunExpress) ha trasportato 41,7 milioni di passeggeri nel trimestre, contro i 40 milioni dell’anno precedente. Il tasso di riempimento degli aerei è cresciuto all’87,5%. I ricavi del segmento passeggeri sono saliti a 8,9 miliardi di euro, con un utile operativo di 1,2 miliardi, in linea con il 2024. Nei primi nove mesi, i ricavi hanno raggiunto i 23 miliardi di euro (+3%) e l’Ebit rettificato è migliorato a 914 milioni di euro, sostenuto dal calo dei costi del carburante e dall’assenza di scioperi.
La divisione Cargo ha confermato il trend positivo, con un utile operativo di 49 milioni di euro (contro i 38 milioni del 2024), sostenuto da una domanda solida e da volumi in crescita.
LE STIME PER L’INTERO 2025
Till Streichert, direttore finanziario del gruppo Lufthansa, ha spiegato – in una nota – che la società «resta in rotta per raggiungere gli obiettivi 2025, grazie a una domanda passeggeri in ripresa e a una rigorosa gestione dei costi». Ha aggiunto che il 2026 metterà l’accento su “una crescita disciplinata della capacità, con un focus sul nostro business a lungo raggio». Le prenotazioni anticipate per il quarto trimestre indicano una domanda stabile e rendimenti in linea con il 2024, con una crescita prevista della capacità del 4%.
«Sebbene dobbiamo continuare a lavorare intensamente per rilanciare il nostro core business e migliorare l’efficienza delle nostre compagnie aeree, oggi possiamo confermare la nostra previsione di un significativo miglioramento degli utili nel 2025», ha dichiarato Spohr. La società ha confermato le sue previsioni per un risultato operativo significativamente superiore alla cifra del 2024 di 1,6 miliardi di euro, con un flusso di cassa libero rettificato previsto vicino agli 840 milioni di euro dell’anno scorso e investimenti di capitale tra 2,7 e 3,3 miliardi di euro.
COSA DICONO GLI ANALISTI
Gli analisti hanno affermato che il gruppo, nel terzo trimestre, è riuscito a compensare la debole domanda grazie alla solidità del mercato latinoamericano e alle prenotazioni premium, ma l’analista di Bernstein, Alex Irving, ha sottolineato in una nota che il controllo dei costi è ancora essenziale per il gruppo.
Lufthansa ha faticato a recuperare profitti negli ultimi anni a causa dell’aumento vertiginoso dei costi e di quella che gli analisti definiscono una grande complessità all’interno del suo gruppo. I ritardi nelle consegne, in particolare da parte del costruttore Boeing, non hanno aiutato, costringendo il gruppo a continuare a utilizzare apparecchiature più vecchie e meno efficienti. L’annuncio di ieri di ulteriori ritardi per il Boeing 777X ostacola ulteriormente i piani di rinnovamento della flotta del gruppo.
Tuttavia, il gruppo tedesco ha dichiarato di prevedere il raddoppio delle consegne di aerei a lungo raggio nel 2026 rispetto a quest’anno e una continua riduzione della sua flotta.



