Maltempo, Fiba (balneari): «Soldi del Pnrr per proteggere le coste»

Maltempo, Fiba (balneari): «Soldi del Pnrr per proteggere le coste»
24 Novembre 13:06 2022 Stampa questo articolo

Soldi veri, dalle risorse del Pnrr, per contrastare l’erosione delle coste italiane e tutelare tutta la blue economy italiana è la richiesta esplicita lanciata da Fiba, la Federazione italiana imprese balneari che fa capo a Confesercenti, all’indomani dei danni ingenti causati dal maltempo in questi giorni.

Ma dai balneari, affezionati al ministro del Turismo, Daniela Santanchè, arriva anche il plauso al nuovo Mitur per il sostegno mostrato al comparto

«È assolutamente apprezzabile – ha dichiarato infatti il presidente Maurizio Rustignoli – l’attenzione del ministro nei confronti delle imprese balneari colpite dal maltempo. Questa ennesima mareggiata mostra la fragilità delle coste italiane, in un momento già di difficoltà e incertezza per la categoria. Molti territori sono stati colpiti fortemente, con danni ingenti per le strutture causati dagli allagamenti: è chiaro che il tema dell’erosione costiera deve entrare tra le priorità dell’agenda di governo, non si può continuare a farlo gestire a Comuni e Regioni».

«Per questo – ha proseguito il presidente – chiediamo che una parte dei fondi del Pnrr siano destinati a una seria progettazione a difesa delle nostre coste; ogni nuova mareggiata mostra la grande fragilità di un sistema balneare e turistico che è fondamentale per il Paese, con un valore socio economico importante. Non si può fare balneazione, non si può fare turismo, senza la messa in sicurezza delle spiagge e dei litorali, a tutela anche dei centri abitati, dei parchi e delle pinete dei rispettivi territori».

«Ci auguriamo – conclude Rustignoli – che nei prossimi mesi e la questione dell’erosione costiera venga perciò affrontata con la giusta considerazione, come Fiba Confesercenti siamo certamente pronti a offrire il nostro contributo. L’erosione costiera non può essere gestita con interventi straordinari, ma bisogna prevedere piani di manutenzione della costa ordinari che, annualmente o ogni due anni, vengano fatti a rotazione lungo tutta la fascia costiera della Penisola: il 60% delle coste italiane è in forte erosione».

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