Manovra, risorse riprogrammate per il Ponte sullo Stretto

Manovra, risorse riprogrammate per il Ponte sullo Stretto
16 Dicembre 11:34 2025

Dalla magic box natalizia “Manovra 2026” spunta – un po’ come lo zucchero a velo nelle Feste – il Ponte sullo Stretto. Sì, perché al di là del nuovo pacchetto di modifiche da 3,5 miliardi, annunciato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, la legge di Bilancio prevede anche una “riprogrammazione” delle risorse del Ponte, dopo la clamorosa bocciatura della Corte dei Conti.

QUELL’ULTIMO PONTE

Il Ponte sullo Stretto torna quindi d’attualità, questa volta all’interno della Manovra, con la riprogrammazione delle risorse dal prossimo anno. Una nota del ministero dei Trasporti ha precisato che “il governo ha garantito la copertura finanziaria per l’opera: a causa dell’intervento della Corte dei Conti, sono in corso gli ulteriori approfondimenti richiesti e per questo i fondi sono stati ricollocati perché i cantieri saranno aperti nei prossimi mesi anziché entro fine anno come auspicato”.

Insomma, Salvini non si arrende, come conferma la stessa nota del Mit: “Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, è determinato a realizzare il Ponte sullo Stretto e farà di tutto per velocizzare il via ai lavori“.

SOLDI PER MATERA E MILANO

Piovono soldi per Matera e Milano in due misure contenute nel nuovo pacchetto di riformulazioni di emendamenti della Manovra.

Ecco quindi un milione nel 2026 per la realizzazione del programma di interventi per il capoluogo della Basilicata, “Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026”.

Cinque, invece, i milioni nel 2028 a favore del Teatro alla Scala per celebrare il 250esimo anniversario dalla sua fondazione.

LIEVITA IL VALORE DELLA MANOVRA

Come detto, è in arrivo un nuovo pacchetto di modifiche da 3,5 miliardi. Una mossa inattesa, che però rischia di complicare l’iter in commissione. E le opposizioni salgono sulle barricate, denunciando il “caos” nel governo che continua a riscrivere il testo.

L’emendamento, come ha chiarito Giorgetti in Senato, conterrebbe misure su Zes, iperammortamento, industria 5.0, caro materiali, oltre allo spostamento del finanziamento del Ponte sullo Stretto in un’altra annualità e a risorse aggiuntive per il piano Casa.

Arrivati a questo punto, come riporta il Sole 24 Ore, “il valore della Manovra – che così come scritta inizialmente dal governo vale 18,7 miliardi per il 2026 – sembra destinato ad aumentare. Il nuovo emendamento del governo rischia però di complicare il calendario”. Che, infatti, dovrà per forza essere rivisto.

ORO E FONDO FAMIGLIE

Intanto termina la vicenda sull’oro di Bankitalia dopo il parere della Bce. «Nella riformulazione che ho presentato a nome del governo, riteniamo che la questione si possa considerare chiusa», ha spiegato Giorgetti. Il testo dell’emendamento al Ddl bilancio sull’oro detenuto dalla Banca d’Italia sottolinea che “le riserve auree gestite e detenute dalla Banca d’Italia, come iscritte nel proprio bilancio, appartengono al popolo italiano”.

Previsti 30 milioni per il 2026 e 27 milioni dal 2027 per il Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro.

L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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