Mercatini di Natale, business senza paura

18 Ottobre 14:17 2017 Stampa questo articolo

Babbo Natale può stare tranquillo. Sentendo le agenzie, il cliente finale sembra convivere, senza psicosi, con il tragico ricordo dell’attentato che ha colpito lo scorso anno Berlino. «I mercatini di Natale restano un business importante per le adv e, nonostante qualche titubanza per gli attacchi in Europa, si riconfermano un must per i ponti e le festività», afferma Laura Antonioli, responsabile coordinamento commerciale Welcome Travel Group. «Quest’anno – aggiunge – è il Nord Europa a ottenere grande attenzione, con Rovaniemi a farla da padrone, grande classico per le famiglie con bambini».

A Bolzano, tra illuminazioni di cervi e cuori, gli alberghi sono già pieni nei weekend da fine novembre. Qualche posto libero si trova più facilmente nelle piccole Sarentino (20 minuti d’auto da Bolzano) e Chiusa: qui l’atmosfera è meno commerciale, con personaggi in costumi tipici e artigianato tradizionale, contadini con prodotti locali e vecchie signore che lavorano la lana cotta. Tante le richieste anche a Merano, il cui mercatino quest’anno compie 25 anni: festa d’inaugurazione il 23 novembre, poi ogni sabato un evento musicale di spicco aleggerà in Piazza delle Terme e sulla passeggiata, tra le 70 casette e stand gastronomici lungo il fiume Passirio.

«I nostri mercatini sono inflazionati da pullman che arrivano da tutta Italia – racconta Claudia Musitelli, titolare di HighstyleTravel a Bolzano – Tant’è che la gente del luogo si sposta in auto a Monaco o Innsbruck, senza passare però dall’agenzia di viaggi».

La destinazione Italia, soprattutto al nord, com’è ovvio che sia, non transita in adv. Ma per i mercatini d’oltreconfine il business c’è. Lo conferma Stefania Manfrinati, banconista di Bustese Viaggi a Busto Arsizio: «Abbiamo gruppi che scelgono Austria, Germania, Francia, con alcune pratiche chiuse per Colmar e Strasburgo. Anche i ragazzi si affidano a noi per Livigno e il Bernina, mentre le coppie scelgono per lo più Parigi, Vienna, Praga e Berlino».

Ma la richiesta ancora va a rilento: «Finché fa caldo non si pensa a Natale. Bisogna aspettare fine ottobre». Detto ciò, i primi segnali sono positivi: «La domanda era già cresciuta l’anno scorso e il trend continua, anche grazie a proposte nuove come Verona, Levico, Aosta e Annecy. Una novità anche i pacchetti di 2-3 giorni che abbinano i mercatini a visite nei dintorni: è il caso di Lubiana o dei fiabeschi castelli di Ludwig».
Più richieste da parte di individuali  per Fabrizio Grando, titolare di Bubble Viaggi a Genova, che dichiara: «La domanda è stabile, soprattutto per i viaggi in pullman in Alto Adige. Intanto emergono mercatini in destinazioni inedite. Ma la troppa offerta non aiuta».

Cosa cerca l’italiano del sud? La risposta arriva da Vittoria Loparco di A/R Viaggi a Fasano (Brindisi): «I nostri clienti vogliono i mercatini nelle capitali, con biglietto aereo e noleggio auto a Budapest e Praga. La fascia è dai 40 anni in su, con molte coppie senza bambini». L’interesse per Bolzano o Innsbruck, invece, spesso non si traduce in acquisto perché il viaggio è troppo impegnativo: «Anche 13 ore in auto e catene per la neve, mentre i tour precostituiti partono tutti dal Centro Italia».

Grande attesa per le nuove proposte da parte dei clienti fedeli di Emanuele Antonelli, titolare di Festival Travel a Spoleto: «Appena si è saputo di Montepulciano, una decina di persone ha già prenotato un viaggio in pullman per contenere i costi». Poche richieste, per ora, alla Futuradria Viaggi di Rimini: «Di solito arrivano last minute, soprattutto per Trentino e Austria. Mentre abbiamo già chiuso un viaggio per 40 persone a Budapest», afferma il titolare Eros Canducci. Anche per Pino Meloni, titolare di Abu Simbel Viaggi a Cagliari, bisogna aspettare dicembre: «Ma si muove già qualcosa per i presepi di Napoli, il Trentino o individuali a Cracovia e in Bulgaria».

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Adriana De Santis
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