Neve, inverno “salato”. Santanchè promette risorse

Neve, inverno “salato”. Santanchè promette risorse
10 Novembre 13:22 2022 Stampa questo articolo

Volta pagina dopo il Covid, ma fa i conti con il caro energia la montagna italiana. Gli ultimi dati sul “turismo bianco” arrivano da Skipass Panorama Turismo, l’osservatorio italiano del turismo montano di∫, secondo cui il comparto varrà nell’inverno 2022/20023 circa 9,5 miliardi di euro, in crescita di oltre 770 milioni (+9%) rispetto alla passata stagione. Numeri che restano ancora dietro al pre pandemia.

«Il maggior fatturato non inciderà, purtroppo, sulla marginalità aziendale, in quanto i maggiori incassi serviranno solo alla copertura dei maggiori costi relativi al riscaldamento, all’energia elettrica e all’approvvigionamento di generi alimentari, senza considerare tutta una serie di ulteriori costi che subiranno anch’essi incrementi, a partire dalla gestione amministrativa e del personale. Non saranno quindi margini utili a migliorare l’Ebitda delle aziende della filiera, che rischia di subire una riduzione superiore al 10%», spiega Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc e responsabile dell’Osservatorio, così come riportato da Il Sole 24 Ore.

Nella classifica delle località più apprezzate, svettano Madonna di Campiglio e Cortina d’Ampezzo. Al terzo posto Livigno, che recupera tre posizioni con un vero e proprio exploit. Seguono Ortisei, Courmayeur, Cervinia, Folgarida e Marilleva. Nel dettaglio, secondo Jfc, i ricavi generati dalle strutture alberghiere ed extra-alberghiere salgono 4,3 miliardi (contro i 4 miliardi della passata stagione).

Tra attrezzature, skipass, maestri di sci verranno spesi altri 4 miliardi (+11,1%), mentre sarà pari a 1 miliardo 125 milioni di euro il fatturato generato da ristorazione, commercio, attività ricreative e di divertimento e altri servizi (+9,3%). Guardando poi alla spesa: per la classica settimana bianca di una famiglia con due adulti e un bimbo di età inferiore agli 8 anni serviranno 3.400 euro, mentre per un single bastano poco più di 1.300 euro. Per il weekend la famiglia dovrà stanziare almeno 1.400 euro mentre per un adulto bastano quasi 500 euro. L’incremento del costo di una settimana rispetto alla scorsa stagione è del +11%, con un surplus di 129 euro a persona. Del +13,5%, invece, i rincari per i weekend.

La grande sfida è contenere il pricing. «I ritocchi – tiene a sottolineare Valeria Ghezzi, presidente Anef (impianti di risalita) – non coprono gli aumenti energetici, con tutta la filiera che sta facendo i conti da tempo con i rincari, dall’acciaio ai carburanti che sono schizzati da tempo».

Sul tema è intervenuta anche la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, molto legata alla montagna: «Dopo stagioni difficili, si intravedono segnali di ripresa, ma il caro energia avrà un peso importante. È per questo che ci impegneremo a mettere in campo misure di sostegno per il settore, affinché sui 30 miliardi che abbiamo individuato con la Nadef (la nota di aggiornamento al Def, I), il comparto del turismo di montagna possa ricevere tutte le risorse necessarie. Questo anche per recuperare le perdite causate dalla pandemia».

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