Pmi, gap digitale da colmare: l’imperativo Webidoo

Pmi, gap digitale da colmare: l’imperativo Webidoo
02 Dicembre 07:30 2025

Digitalizzazione e piccole e medie imprese italiane, a che punto siamo? È la domanda a cui risponde Webidoo Insight Lab, società che progetta e realizza piattaforme Ai-based per aziende, con il suo report “Touchpoint Digitali & Fiducia: la nuova bussola per le Pmi” che mette in luce un significativo divario tra le aspettative dei clienti e l’offerta delle piccole e medie imprese nei settori dell’ospitalità e della ristorazione.

A misurare il divario è il Digi-Gap Sme Index, il primo indicatore che misura quanto le Pmi italiane riescano ad allinearsi ai comportamenti digitali dei propri clienti, lungo l’intero percorso di relazione: dalla fase informativa, all’acquisto, fino al post-vendita.

L’indice registra un divario medio nazionale di 27,8 punti percentuali tra i clienti molto più avanti con l’uso del digitale e una parte consistente delle Pmi che non riesce ancora a sfruttare pienamente le opportunità offerte da questo spazio.

A OSPITALITÀ E RISTORAZIONE LA MAGLIA NERA 

Il report di Webidoo Insight Lab accende i riflettori su ristorazione e l’ospitalità e mette in luce che i gap, dal punto di vista settoriale, più elevati appartengono proprio a loro, per l’ospitalità 41% e per la ristorazione 39%.

Anche sul fronte della maturità digitale le criticità sono evidenti: solo il 32,8% delle imprese della ristorazione e il 31,3% di quelle dell’ospitalità raggiungono un profilo avanzato, un divario che pesa anche si riflette anche sulle transazioni con solo il 25% delle Pmi della ristorazione e appena il 18,7% di quelle dell’ospitalità che dispone di un sistema di e-commerce o prenotazione online, contro un 66% dei consumatori che acquista o prenota regolarmente sul web.

Se si guarda alla presenza in rete dei due comparti emergono delle differenze: le aziende della ristorazione sono presenti con account aziendali online per il 52,9% con il 72% dei consumatori che cerca informazioni in ambiente digitale, mentre le aziende del settore ospitalità se la cavano meglio col 48,8% di loro che hanno profili online, rispetto al 52,5% di utenti che cercano informazioni.

 L’AI ALLEATO PREZIOSO

In questo scenario, l’intelligenza artificiale si rivela un alleato strategico. Le aziende che già la utilizzano registrano risultati concreti: contenuti più aggiornati (+38%), interazioni post-vendita più frequenti (+52%) e una riduzione del Digi-Gap fino a 30 punti, nonostante ciò, è ancora basso il suo utilizzo nel settore della ristorazione (0,9%), mentre migliore è il dato dell’ospitalità (10,9%), ma per tutti e due i settori ancora sono ampi i margini di crescita.

COLMARE IL GAP

Il Digi-Gap Sme Index è lo strumento strategico che oltre ad essere indicatore di divario può aiutare le imprese a riallinearsi al passo dei propri clienti e a trasformare la digitalizzazione in fiducia, relazione e crescita sostenibile.

«Ora è il momento di colmare un divario che rischia di diventare strutturale – afferma Giovanni Farese, co-founder e ceo di Webidoo – Chi lavora nella ristorazione o nell’ospitalità ha tutto da guadagnare nel costruire una presenza digitale coerente, semplice, accessibile. Ma non basta esserci: serve esserci nel modo giusto, con strumenti che permettono di trasformare ogni punto di contatto digitale in un’occasione di fiducia. È lì che si gioca la vera partita».

La foto pubblicata è stata inviata dall’ufficio stampa di Webidoo Insight Lab
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