Ryanair vs Grecia: “Un milione di passeggeri in ritardo”

Ryanair vs Grecia: “Un milione di passeggeri in ritardo”
17 Settembre 13:45 2025

Una “Filippica” vera e propria. Lo spirito della Grecia investe Ryanair, che indossa idealmente i panni di Demostene e punta il dito contro il ministro dei Trasporti ellenico, Christos Dimas: “Da gennaio al 15 settembre 2025 i problemi del servizio di controllo del traffico aereo greco, mal gestito e a corto di personale, hanno provocato disagi a più di 6.200 voli Ryanair e a oltre un milione di passeggeri”.

Più che un’orazione è un’invettiva che non ammette repliche. Questo, nei pensieri della low cost irlandese, è il kairós, il momento opportuno e strategico per sferrare un duro colpo ad Atene: “I ministri dei Trasporti – come il ministro Dimas – sono responsabili dei servizi nazionali di controllo del traffico aereo. Dovrebbero assicurarsi che siano adeguatamente gestiti e dotati di personale, soprattutto nei momenti di picco della stagione estiva, e non limitarsi ad assistere a ripetuti ritardi dell’Atc (Air Traffic Control)”.

Ryanair allora distoglie lo sguardo da Dimas e arringa i passeggeri greci, li invita a “visitare la pagina web Air Traffic Control Ruined Your Flight e a chiedere al ministro di intervenire per garantire un’adeguata dotazione di personale ai servizi di controllo del traffico aereo greco ed evitare ulteriori ritardi inutili dovuti ai servizi Atc”. Il popolo dei clienti è avvertito: ora sanno, fa capire la compagnia, cosa c’è dietro i disagi capitati in Grecia durante l’estate.

Prima di scendere dal podio, Ryanair affida l’ultimo proclama a Dara Brady, chief marketing officer: un riepilogo a tinte forti: «È inaccettabile che la cattiva gestione e la carenza di personale del controllo del traffico aereo greco continuino a causare disagi ai voli e ai passeggeri in Grecia. Già quest’anno oltre un milione di passeggeri Ryanair – molti dei quali famiglie con bambini in viaggio per le vacanze – hanno subito ritardi inutili ed evitabili. E tutto perché il ministro Dimas non ha adottato misure per garantire un’adeguata dotazione di personale ai servizi di controllo del traffico aereo greco».

L’eco dei tamburi di guerra irlandesi arriva fino al Partenone. Come un ultimatum.

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