Santanchè porta la Venere (e gli imprenditori italiani del travel) in Cina

Santanchè porta la Venere (e gli imprenditori italiani del travel) in Cina
20 Settembre 14:17 2023 Stampa questo articolo

Dopo la due giorni in Corea del Sud, prosegue la missione in Asia del ministro del Turismo Daniela Santanchè. Ora tocca alla Cina, sempre accompagnata dalla delegazione che comprende l’amministratore delegato di Enit Ivana Jelinic, il presidente dell’Italian Trade Agency Matteo Zoppas, il consigliere politico del ministro del Turismo Gianluca Caramanna, e una rappresentanza del settore alberghiero, del trasporto aereo, crocieristico e intermodale con Alis, Arsenale Spa, Federterme, Gruppo Msc, Ita Airways, Nicolaus Group, Rocco Forte Hotels, Starhotels.

Seconda tappa del tour istituzionale finalizzato a rafforzare i rapporti bilaterali nel settore turistico è Hong Kong, dove si è tenuta anche una tavola rotonda tra gli imprenditori turistici italiani e quelli cinesi, presieduta dalla stessa Santanchè.

«Sono qui perché il governo italiano e il nostro presidente del Consiglio Giorgia Meloni hanno ben chiaro quanto siano importanti le relazioni commerciali tra la nostra nazione e la Cina», dice Santanchè nel corso della conferenza stampa di presentazione di “Italia Open to Meraviglia” nel gigante asiatico. Primo concreto approccio della Venere-influencer alla Cina.

E aggiunge: «Sono molto contenta di essere qui: credo che Hong Kong e l’Italia possano sviluppare insieme strategie di reciproca soddisfazione per il turismo. Ad esempio, a novembre si inaugura qui una mostra molto importante di Tiziano; e credo che questa sia la strada giusta da intraprendere: creare insieme eventi che promuovano l’Italia per la Cina e Hong Kong e viceversa».

«Nel 2019 l’Italia contava 1,5 milioni di arrivi e 3,4 milioni di presenze dalla Cina. Siamo fiduciosi in una ritorno a flussi turistici della stessa importanza, già a partire dal prossimo anno, grazie a un consolidarsi di relazioni imprenditoriali virtuose tra i due Paesi. Con l’apertura delle frontiere, e con una domanda di turismo upscale sempre crescente, l’Italia ha infatti la necessità di individuare nuovi mercati per sostenere un’offerta turistica votata all’eccellenza. La crescente tensione dell’offerta turistica di matrice nazionale verso il segmento upscale ha, inoltre, l’indubbio vantaggio di non concentrarsi sul volume, ma sulla capacità di spesa del turista, evitando in questo modo il rischio di overtourism», ha commentato l’ad di Nicolaus, Giuseppe Pagliara, al termine del meeting di Hong Kong.

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