Sudafrica chiama Italia: «Al lavoro sul volo diretto»

11 Novembre 12:48 2022 Stampa questo articolo

Safari, cultura, sport ma soprattutto esperienze e paesaggi unici. Il Sudafrica è una di quelle mete da sogno per gli italiani, rapiti dai meravigliosi parchi naturali, come il Kruger National Park, dalle facciate colorate delle case di Cape Town, dai magnifici vigneti del Boland, la regione che ospita circa 300 aziende vinicole, dai musei e la street art di Johannesburg, fino alle spiagge dell’Oceano indiano. Un Paese incomparabile, collocato sulla punta meridionale dell’Africa, che vanta anche boutique hotel e lussuosi lodge immersi nella natura. Ma cosa offre oggi questo Stato a chi decide di partire per un viaggio verso quelle latitudini? Ne abbiamo parlato in esclusiva con Thandiwe Mathibela, general manager global pr, communications & stakeholder relations dell’Ente del turismo del Sudafrica, in occasione della Fiera Igtm – International Golf Travel Market a Roma.

Finalmente dopo due anni, gli italiani sono tornati…
«Assolutamente sì. È sempre stato un mercato importante. Prima del Covid, gli arrivi superavano i 60mila l’anno. Solo nel 2019 sono stati circa 65mila. Dopo l’inevitabile flessione dell’incoming in pandemia, nel corso del 2022 abbiamo notato un’importante ripresa, soprattutto nel mese di agosto, che ha registrato un aumento dei turisti italiani del ​​+1124,2% rispetto all’anno precedente».

Come destinazione il Sudafrica offre diverse esperienze. Su quali asset state puntando?
«Tra i nostri obiettivi c’è sicuramente quello di posizionare il Paese come un’eccezionale meta turistica e business, con un buon rapporto qualità-prezzo. Vogliamo intercettare chi è alla ricerca di paesaggi mozzafiato, viaggi attivi che permettono di praticare varie attività sportive anche sulle coste, il safari ovviamente e una vita cittadina vivace e movimentata con eventi tutto l’anno. Ci stiamo, in particolare, soffermando su tre tipologie di target, tutte alla ricerca di esperienze di viaggio significative, nuove e diverse, per evadere dalla routine. Viaggiatori dalla mentalità aperta che considerano ogni viaggio come un’esperienza che cambia la vita. possiamo dividerli in tre grandi gruppi: i Wanderlusters, tra i 25/35 anni. Viaggiano in coppia o con gli amici e lo fanno per prendersi una pausa dalla loro vita quotidiana e ampliare i propri orizzonti. Sono attenti alla cultura, l’avventura, con una forte predilezione per le “atmosfere urbane”; i Prossima fermata Sudafrica,tra i 35 e gli over 50. Viaggiano da soli o in coppia e sono un segmento prezioso e in rapida crescita per le vacanze premium e culturali. Tendono a cercare situazioni uniche e di qualità, diverse da quelle che hanno vissuto nei loro viaggi precedenti; Viaggiatori di nicchia, sono quelli che si muovono per una ragione specifica, per un viaggio di nozze o gli appassionati di golf o alla ricerca di eventi enogastronomici di rilievo». 

Che programmi di promozione metterete in campo?
«Quest’anno abbiamo partecipato al Ttg di Rimini con un corner dedicato presso lo stand African Village. È stata l’occasione per incontrare i principali operatori e partner sul mercato e rilanciare la newsletter mensile Izindaba con novità sulla destinazione-prodotto, dedicata ad agenti di viaggi e t.o.  A fine settembre è stata lanciata una campagna advertising multichannel, sia trade che consumer,  che sarà online fino a dicembre. Nasce sulla scia della promozione global il cui claim è “Live Again”,  e vuole raccontare come in tutto il mondo, periodi prolungati di convivenza con Covid-19, hanno fatto sì che le persone desiderassero un’esperienza di viaggio in grado di farli uscire dal ciclo di stress e intorpidimento in cui si trovano. Con questo claim vogliamo dire che il Sudafrica è la destinazione giusta per risvegliare, rienergizzare e riaccendere corpo, mente e spirito, grazie alle coste assolate, alla fauna selvatica, all’avventura attiva, alla vibrante energia urbana all’incredibile calore e diversità culturale della nostra gente».

Ad oggi, però, è ancora difficile raggiungere il Paese con dei voli diretti. State lavorando su questo fronte?
«Per South African Tourism il fulcro del lavoro consiste nell’assicurare che la destinazione sia il più possibile accessibile ai viaggiatori, per cui siamo in costante comunicazione con i partner che possono aiutarci a raggiungere questo obiettivo. Sappiamo che un volo diretto per il Sudafrica renderebbe la nostra destinazione più accessibile ai viaggiatori italiani. Ci stanno lavorando».

Trovato il volo giusto, si può partire. Qual è periodo dell’anno è preferibile?
«Il clima è piacevole tutto l’anno, con una media di giornate di sole tra le più alte al mondo. La nostra estate comincia a novembre e finisce a febbraio, quindi un luogo adatto per quegli italiani che vogliono sfuggire al freddo. Le medie vanno da 15 °C a 28 °C nel periodo di punta dei mesi estivi e dai 4 °C di notte a circa 18 °C durante il giorno in inverno. Con una media di otto ore e mezza di sole al giorno, è il luogo ideale per le attività all’aria aperta. Il periodo migliore per visitare Città del Capo è in primavera e autunno, ovvero aprile e maggio o dall’inizio di settembre fino a ottobre. In primavera è possibile assistere alle fioriture che  ammaliano con i loro colori spettacolari, mentre in autunno i vigneti di Cape Winelands iniziano a cambiare colore. Insomma, è sempre il momento giusto». 

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Serena Martucci
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