Tra balene e cascate: viaggio nel potente Canada

25 Ottobre 07:00 2023 Stampa questo articolo

A esplorarlo per primo, nel 1524, fu un fiorentino, Giovanni da Verrazzano. Ancora oggi questo fiume lungo quasi tremila chilometri, si infila tra le foreste, scorre sinuoso tra isole, villaggi e metropoli, bagna luoghi incredibili e segna il confine tra Canada e Stati Uniti. Per scoprire l’East coast del Canada ci affidiamo al San Lorenzo, seguendo il suo corso e l’itinerario disegnato dal tour operator Idee per Viaggiare per il suo Unconventional World Tour 2023.

L’avventura inizia a Montréal, un centro super cool che ci conquista all’istante. Elegante, vivace, bohémien, adagiata su un’isola del San Lorenzo, la città delle cento guglie rapisce per le sue imponenti chiese, la basilica di Notre-Dame, in cui si è sposata Celine Dion, l’immensa underground city, 30 chilometri di negozi e ristoranti dove si “rifugiano” gli abitanti nei rigidi inverni canadesi, le stradine acciottolate del Vieux Port e la collina del Mount Royal,che regala una vista spettacolare. Passeggiamo tra le stradine del parco, mentre intorno aceri e querce si illuminano di sfumature di rosso, arancione e oro.

Un giorno per amare Montréal e si riparte verso Québec City. Per arrivarci saliamo a bordo di un traghetto che in 20 minuti ci porta nel cuore di questo gioiellino architettonico. Quebéc, che secondo la lingua dei nativi americani, vuol dire “lì dove il fiume si restringe”, sembra un luogo senza tempo con le case in mattoni, i ripidi saliscendi che collegano la parte bassa con quella alta della cittadina, la place royale, un angolo di Francia Oltreoceano, il castello di Frontenac, si dice l’albergo più fotografato del mondo e la Cittadelle, la fortezza a forma di stella a strapiombo sul San Lorenzo. L’atmosfera che si respira è quella delle città portuali dell’800, i piatti tipici prevedono rigorosamente del formaggio, come la poutine, un mix di patatine croccanti, salsa gravy e cacio filante.

Il giorno dopo l’appuntamento è di quelli a cui nessuno vuole rinunciare: l’avvistamento delle balene nel parco marino Saguenay. In van sentiamo l’energia del fiume che ci scorre accanto, inseguendo il nord, tra casette isolate coricate su laghetti di origine glaciale, aceri e i colori della natura che esplodono in questo anticipo di autunno. Uno stop al Canyon Saint Anne per saltellare sui tre ponti sospesi e ammirare le cascate e, dopo tre ore di viaggio, finalmente arriviamo nella Baia di Santa Caterina. Prima della crociera a bordo di una piccola imbarcazione, indossiamo tuta e giacca impermeabile di un acceso colore arancione e prendiamo posto carichi di adrenalina. Ed eccole lì. Qui dove il San Lorenzo abbraccia il fiordo, le balene sono a loro agio. Le riconosci dai cerchi sull’acqua, dalle code enormi, dal soffio inconfondibile. Balenottere blu, megattere, ma anche le rarissime beluga, a rischio estinzione. Una di loro, maestosa, gioca con noi, si avvicina, sorride, o almeno a me sembra così, e si infila sotto la chiglia. «Non muovetevi», urla la guida. Trattengo l’emozione giusto il tempo per vederla rispuntare dall’altro lato. Un ultimo sfiatatoio e scivola via. Impossibile spiegare la gioia.

Il Canada non smette di meravigliarci. Stavolta la destinazione è Ottawa, la capitale. Sulla strada ci fermiamo a una cabane à sucre, dove si raccoglie e lavora lo sciroppo d’acero. Ce ne sono circa 200 in Quebéc, ma la “Sucrerie de la montagne” di Pierre è una istituzione. Pranziamo in una baita di legno brindando con vino rosso e sciroppo d’acero, chiedendoci se non sia lui il vero Babbo Natale. Ottawa ci aspetta al tramonto. Entriamo nella Sussex drive tra una fila di palazzetti di mattoni rossi e la musica che arriva dalle terrazze. Nel 1857 la Regina Vittoria d’Inghilterra la scelse personalmente per ricoprire il ruolo di capitale, perché situata al confine tra le due colonie, inglese e francese, e soprattutto sufficientemente distante dal confine con gli Stati Uniti. Il cuore della downtown è la collina del Parlamento, con i suoi edifici in stile gotico, ma per scoprire la città bisogna infilarsi nelle sue stradine, passeggiare lungo il canale Rideau, la via d’acqua artificiale riconosciuta Patrimonio Unesco che d’inverno diventa un’enorme pista di pattinaggio sul ghiaccio, fermarsi in uno dei tanti bar del Byward market, il mercato storico. Il tempo di un cocktail e siamo di nuovo in viaggio verso le Thousand Island, un paradiso naturale sul fiume San Lorenzo.

Da Rockport, in traghetto, esploriamo l’arcipelago composto da migliaia di isole. Alcune ospitano incantevoli dimore storiche, castelli o sono larghe lo spazio di una casa. Le acque cristalline creano un’atmosfera suggestiva che ci accompagna fino alla prossima tappa: Toronto.

La città dei superlativi, dinamica e multietnica, la riconosci dall’Entertainment district, un parco divertimenti tra i grattacieli, dalla Cn Tower, alta 553 metri, la quarta più alta torre delle telecomunicazioni al mondo, dalle 140 lingue parlate in città, dal lago Ontario, dove il San Lorenzo prende forma. Vecchio e nuovo si intrecciano, ma basta uscire dal centro che la natura torna protagonista.

In un’ora e mezza da qui, si arriva alle cascate del Niagara, una delle meraviglie più incredibili al mondo e tappa finale del nostro viaggio. Con indosso una mantellina impermeabile salpiamo a bordo del battello che ci porta verso quell’enorme massa di acqua. Il salto è di soli 52 metri, ma lo scenario lascia a bocca aperta. Milioni di goccioline si tuffano nel vuoto, invadono la barca, i cellulari, gli occhi mentre il fragore delle cascate è sempre più assordante. Siamo sotto, l’entusiasmo scoppia. Grazie Canada. Non ti dimenticherò più.

L’Unconvention World Tour di Idee per Viaggiare

L’itinerario del viaggio è nato per scherzo, diventato un attimo dopo già realtà. E così la Convention annuale del t.o. Idee per Viaggiare si è trasformata nell’Unconvention World Tour 2023, un vero giro del mondo che ha catapultato 200 partecipanti in 15 nazioni, dall’Australia alla West Coast Usa.

Signature Class, volare da Vip con Air Canada

Più voli tra Italia e Canada, fino a un massimo di 35 operativi a settimana nell’estate 2024 da Roma, Milano e Venezia, con un incremento della capacità del 30%. Air Canada investe in Italia e assicura che sarà l’unica compagnia a collegare Roma a Toronto e Montréal con voli diretti tutto l’anno, già da questo inverno. I voli saranno operati con il più grande aeromobile in flotta: il Boing 777-300ER che può ospitare fino a 450 passeggeri. Fiore all’occhiello è il servizio di business class “Air Canada Signature Class”. I sedili sono spaziosi e reclinabili e consentono di trovare la posizione più comoda, con l’opzione del massaggio lombare che può essere attivato tramite un pannello di controllo. Questa funzione è progettata per migliorare la circolazione sanguigna durante il volo e renderlo più rilassante. In business, poi, la ristorazione è gourmet con la possibilità di scegliere tra 3 portate principali, accompagnate da un’ottima selezione di vini; varia l’offerta intrattenimento con film internazionali e un corso di stretching.

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Serena Martucci
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