Traduzioni in real time:
rivoluzioni nel travel

Traduzioni in real time: <br> rivoluzioni nel travel
21 Ottobre 09:19 2025

Per quasi cinquant’anni, un romanzo di fantascienza ha fatto desiderare ai lettori di avere un pesce nell’orecchio. Nella Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams, i personaggi potevano capire qualsiasi lingua grazie al piccolo (e purtroppo fittizio) pesce di Babele.

Ora questo sogno fantascientifico si sta avvicinando alla realtà con i nuovi AirPods Pro 3 di Apple, che promettono la traduzione in tempo reale. Secondo l’azienda, gli utenti possono ascoltare conversazioni in diverse lingue straniere e sentire le parole tradotte nelle loro orecchie, mentre le trascrizioni appaiono sullo schermo del telefono.

UNA NUOVA ERA PER I VIAGGIATORI

A prima vista, questa innovazione ha il potenziale per dare il via a una nuova era di viaggi senza intoppi, cambiando il modo in cui ci orientiamo nei ristoranti stranieri, facciamo amicizia all’estero o chiediamo indicazioni in una città sconosciuta. Ma la fluidità immediata avrà costi nascosti? A trattare l’argomento, con un lungo approfondimento, è la Bbc.

La reazione degli esperti è stata ampiamente positiva. Secondo il New York Times, l’innovazione di Apple è «uno degli esempi più convincenti di come l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata in modo pratico e fluido per migliorare la vita delle persone».

Ma la tecnologia è tutt’altro che perfetta, al momento: un’indagine di Cnet ha scoperto che il software occasionalmente inserisce parolacce. Tuttavia, simili errori sono spesso all’ordine del giorno con i primi modelli tecnologici e i difetti possono essere rapidamente risolti man mano che lo sviluppatore – e tutti gli altri marchi che ora lavoreranno alacremente per rilasciare strumenti simili – rilasciano gli aggiornamenti.

Ma anche in questa fase iniziale una traduzione in tempo reale a portata di mano potrebbe incoraggiare milioni di persone a viaggiare più spesso e in modo più ampio. Un sondaggio del 2025 condotto da Preply, un fornitore di corsi di lingua, ha rilevato che un terzo degli statunitensi intervistati sceglie intenzionalmente destinazioni in cui si parla inglese. Tra coloro che si avventurano in paesi non anglofoni, quasi il 25% afferma di aver comunicato semplicemente parlando “più lentamente e a voce più alta”, il che raramente porta a un’accoglienza calorosa. Il sondaggio ha anche rilevato che il 17% degli intervistati, temendo il labirinto di un menu straniero, si affida alle catene di fast food americane per i pasti all’estero.

UNA RIVOLUZIONE PER L’ECONOMIA

Ma la traduzione istantanea potrebbe fare molto di più che aiutare le persone, immergendole in nuove culture e dando il via a conversazioni. Potrebbe riprogrammare interi settori dell’economia, spingendo le persone a uscire dalle catene familiari e dalle trappole per turisti, convogliando i guadagni verso piccoli venditori locali il cui inglese è imperfetto.

La traduzione in tempo reale potrebbe rivelarsi una risorsa enorme anche per i lavoratori dei trasporti. Il solo aeroporto Jfk di New York impiega decine di migliaia di addetti al contatto con i clienti, che interagiscono con viaggiatori che parlano decine di lingue. Una singola interazione interrotta a causa delle barriere linguistiche può causare un collo di bottiglia che paralizza il flusso di passeggeri altrove. Questo fenomeno è così comune che esiste un termine per definirlo: propagazione del ritardo. Studi hanno dimostrato che un ritardo di un’ora su un singolo volo mattutino di una compagnia aerea può rapidamente trasformarsi in un ritardo di sette ore per l’intera flotta, grazie a un effetto domino di coincidenze in ritardo. Altre ricerche indicano che gli aeroporti più piccoli, pur riconoscendo la necessità di personale di terra multilingue, semplicemente non hanno il budget per offrire una formazione linguistica formale.

In volo, la posta in gioco si alza ancora di più. Diversi incidenti mortali sono stati collegati a incomprensioni tra controllori di volo e piloti. Ciò che può essere difficile da capire nella vita di tutti i giorni – un accento forte o uno strano gergo – diventa mortale quando si parla di vettori di volo e della pista corretta. A volte si verificano anche confusioni quando entrambe le parti parlano la stessa lingua. Avere traduzioni assistite dall’intelligenza artificiale potrebbe essere d’aiuto in questi scenari, anche se sarà probabilmente ancora necessario un addestramento umano per fornire agli strumenti di intelligenza artificiale il dialogo più chiaro con cui lavorare.

SMETTEREMO DI IMPARARE LE LINGUE?

Proprio come le calcolatrici hanno rimodellato il nostro approccio alla matematica, la traduzione tramite intelligenza artificiale potrebbe intaccare la nostra motivazione a parlare altre lingue.

Ying Okuse, fondatrice di Lingoinn, che organizza soggiorni in famiglia in lingua cinese mandarino in Cina, Taiwan e Singapore, afferma che i tutor Ai sono già popolari tra i suoi clienti. Ma vede questo come un trend positivo che potrebbe effettivamente far aumentare la domanda: «C’è una differenza significativa tra ciò che l’Ai può offrire e l’esperienza immersiva e reale di un soggiorno in famiglia all’estero».

Dopotutto, le app non sono ancora in grado di decodificare i segnali non verbali. Un italiano medio può dire molto passandosi la mano sotto il mento (“non mi interessa”) o alzando un sopracciglio. Britannici e australiani, invece, usano spesso i loro insulti più forti come una sorta di “collante sociale” per legare con gli amici più cari. Per riconoscere tutto questo, è necessaria un’esperienza sul campo. «Questo tipo di apprendimento va oltre gli schermi – afferma Okuse – La lingua è in definitiva una questione di connessione, di comprensione delle persone, della cultura e delle emozioni».

Bernardette Holmes, docente ed esperta del multilinguismo, ne sostiene i benefici cognitivi. Imparare una lingua, afferma, si traduce in «un funzionamento esecutivo più forte, un migliore controllo dell’attenzione, una maggiore flessibilità cognitiva e una migliore memoria di lavoro». La tecnologia di traduzione in tempo reale ha i suoi vantaggi, aggiunge, «ma non può sostituire la gioia di esprimersi compiutamente in una nuova lingua».

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Patrizio Cairoli
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