Trasporto aereo in affanno: la ripresa potrebbe slittare al 2025

Trasporto aereo in affanno: la ripresa potrebbe slittare al 2025
03 Dicembre 11:10 2021 Stampa questo articolo

Altri tre anni di quarantena per il business aereo. La doccia freddissima che si è abbattuta sul settore con l’arrivo della variante Omicron rischia di ridimensionare molto le aspettative di ripresa del traffico nei cieli non solo durante le festività natalizie, ma anche per i prossimi anni ed almeno fino al 2025. È la lucida valutazione redatta dalla società di consulenza AlixPartners che sta analizzando attentamente le “raccomandazioni” dell’Unione Europea circa un’azione uniforme e condivisa dei Paesi Ue in merito ad eventuali ulteriori restrizioni per contenere l’impatto Omicron nel vecchio continente.

Una pronuncia, quella della Ue, che ha immediatamente rallentato le prenotazioni aeree di molti consumer decisi a pianificare le proprie vacanze di Natale. In altre parole la nuova variante accentua la tendenza del booking aereo sotto data, vista l’incertezza che regna in molti paesi e tra le compagnie aeree c’ è un coro di disapprovazione circa i provvedimenti di taluni governi europei, poco coordinati e certamente scoraggianti per chi vuole mettersi in volo.

A conti fatti, dunque, il Report di AlixPartners sposta  ulteriormente il paletto della ripartenza del settore aereo che non ci sarà prima del 2025, prevedendo nei prossimi tre anni un recupero di traffico non superiore al 20-25%. Una ripresa che sarà ancor più lenta nei viaggi d’affari, segmento che per il 2022 segnerà una perdurante sofferenza con cali rispetto al 2019 del 40-45%. In buona sostanza le aziende continueranno a limitare i budget per le trasferte di lavoro ed il bacino  leisure sarà fortemente condizionato dai provvedimenti e dalle possibili restrizioni.

Un quadro non certo rassicurante per le compagnie aeree che contavano proprio sulla redditività dei viaggi d’affari per riportare ossigeno nei loro bilanci. In una sintetica valutazione di Michele Mauri, managing director di Alix Partners, riportata dal Sole24Ore le aerolinee dovranno rivedere i loro modelli di business, riesaminare le loro fonti di redditività e magari reinventare pure la configurazione di bordo.

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