Ufficiale: Tui Group lascia la Borsa di Londra
Ora è ufficiale: il Gruppo Tui, con l’approvazione degli azionisti, esce dalla Borsa di Londra e passa a quella di Francoforte con l’obiettivo di semplificare la propria struttura aziendale.
Tui sarà rimosso dal London Stock Exchange a giugno prossimo: il voto degli azionisti all’assemblea generale annuale della società si è detto per il 98,35% a favore del delisting, con l’1,65% contrario.
Così il direttore finanziario Mathias Kiep: «Siamo lieti che gli azionisti abbiano seguito la nostra raccomandazione e abbiano votato a favore della cancellazione dalla Borsa di Londra. Il commercio delle azioni Tui si era già spostato in larga misura verso la Germania (parliamo del 77% delle transazioni azionarie, ndr) e i vantaggi di una quotazione principale a Francoforte sono evidenti: le strutture sono semplificate, la liquidità è centralizzata e migliorata in un’unica sede di negoziazione».
ANNO FINANZIARIO 2024: ENTRATE AL +15% NEL PRIMO TRIMESTRE
Il Gruppo Tui ha inoltre comunicato i dati relativi all’inizio dell’anno finanziario 2024, che parla di un aumento del 15% delle entrate e 4,3 miliardi di euro grazie ai 3,5 milioni di ospiti trasportati nel primo trimestre (che va da ottobre a dicembre scorsi).
Per la prima volta, scrive il Gruppo in una nota, l’Ebit è stato positivo e pari a 6 milioni di euro. Guardando al segmento Holiday Experiences, Hotels & Resorts l’Ebit è stato del 26,6% a 90,7 milioni di euro (rispetto ai 71.6 milioni dello scorso anno).
Bene anche le crociere, con l’Ebit in crescita del 17%, mentre Tui Musement ha aumentato il numero di esperienze vendute del 16% arrivando a quota 2 milioni rispetto a 1,7 milioni del 2023.
Questo il commento del ceo Sebastian Ebel: «Siamo sulla buona strada, stiamo crescendo e accelerando la nostra trasformazione trimestre dopo trimestre. In un contesto che continua a essere difficile, l’elevata disponibilità a viaggiare delle persone garantisce un forte sviluppo economico in tutte le aree del Gruppo. Vogliamo aumentare il nostro fatturato almeno del 10% e il nostro risultato operativo del 25%».
