Verso l’Expo Osaka 2025: come sarà il Padiglione Italia

Verso l’Expo Osaka 2025: come sarà il Padiglione Italia
14 Dicembre 07:00 2023 Stampa questo articolo

Ancora è forte la delusione per la sconfitta di Roma nella scelta della città che ospiterà Expo 2030. Ma tempo da perdere per il settore del turismo non ce n’è. Mancano 486 giorni a un altro importante appuntamento internazionale: l’Expo 2025 di Osaka.

Sarà la terza volta per il Giappone. La prima, nel 1970, fu anche l’esordio per il continente asiatico. L’evento divenne un simbolo della rapida crescita economica del Paese del Sol Levante. A distanza di sette lustri, nel 2005, fu poi la volta di Aichi.

L’Esposizione universale di Osaka 2025 riporterà quindi la comunità internazionale in Giappone, trend a livello turistico già ben avviato. Per sei mesi la città si trasformerà in una vetrina mondiale per gli oltre 28 milioni di visitatori attesi. Il sito Expo si trova sull’isola di Yumeshima, un’isola artificiale situata sul lungomare di Osaka. I Paesi partecipanti, circa 150 quelli previsti, presenteranno al mondo il meglio delle loro idee, progetti, modelli esemplari e innovativi nel campo delle infrastrutture materiali e immateriali sui temi dell’Expo.

La presentazione del Padiglione Italia

Nel frattempo l’Italia scalda i motori. A settembre a Bergamo il progetto del Padiglione Italia per Osaka 2025 è stato presentato per la prima volta al pubblico italiano e internazionale. Il 6 novembre invece a Osaka si è tenuta la presentazione dinanzi alle autorità nipponiche.

Lunedì scorso il progetto ufficiale del Padiglione italiano è stato illustrato presso la Cittadella regionale di Catanzaro. Presenti il sottosegretario agli Affari esteri e alla Cooperazione Internazionale Maria Tripodi; l’architetto Mario Cucinella, autore del progetto; il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto; il presidente di Ice Agenzia Matteo Zoppas e il commissario generale del governo italiano per Expo 2025 Osaka Mario Vattani.

Con l’iniziativa presso la sede istituzionale della Regione Calabria si è voluto ribadire «l’impegno convinto della Farnesina – ha sottolineato il sottosegretario – per una promozione sinergica e integrata del sistema Paese nel mondo, che identifica nelle Regioni degli attori essenziali per il suo successo nel mondo».

Per il Commissario generale Vattani, «Expo Osaka 2025 rappresenta una grande occasione di internazionalizzazione per il nostro tessuto economico e commerciale attraverso cui far conoscere anche le nostre eccellenze tecnologiche e scientifiche. La Regione Calabria ha la possibilità di amplificare la sua visibilità in un’area in forte crescita economica».

Un messaggio di sistema è stato lanciato nei giorni scorsi anche dal presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, il quale ha ribadito che all’Expo di Osaka 2025 le Regioni intendono presentarsi unite come «iniziato a fare a Dubai, non soltanto come singole regioni, che è importante ovviamente, ma anche come sistema: vogliamo presentare la ricchezza delle diversità presenti in Italia». Fedriga ha spiegato che la presentazione «non guarderà soltanto i punti tradizionalmente forti all’estero del nostro Paese – che sono enogastronomia, bellezza, architettura, turismo – e punterà anche sul far conoscere tecnologie, ricerca, opportunità d’investimento che ci sono nel nostro Paese e nelle nostre Regioni».

Il progetto: protagonista il “saper fare”

Il concept del Padiglione italiano è fondato sul saper fare. Sarà un hangar che rappresenterà un teatro con un giardino dei sensi come tetto, visibile da chiunque passeggi sul pontile circolare che in questo momento i giapponesi stanno costruendo a Osaka.

L’architetto Cucinella ha percorso le fasi creative che hanno portato a un padiglione di forte impatto, ispirato all’idea rinascimentale della città ideale, rilanciata nel futuro con spirito innovativo e che per la prima volta ospiterà la Santa Sede. «Tema generale – ha spiegato Cucinella – è come disegnare le società del futuro. Dalle città ideale del ‘400 a quelle che noi immaginiamo per il futuro. Il Padiglione Italia, avrà come obiettivo quello di cercare e trovare degli aspetti in comune con il Giappone. Una Expo poco digitale, molto incentrata sull’artigianato».

«L’esposizione permanente del nostro padiglione – ha spiegato poi Vattani – sarà distribuita in tre parti: aerospazio, settore in cui la collaborazione Italia Giappone è già avanzata, poi infrastrutture e città, la mobilità, l’urbanistica. Terza parte avrà come focus la persona, con i migliori esempi del nostro sviluppo tecnologico nel settore delle scienze della vita, della domotica, della robotica».

I temi di Expo Osaka 2025

“Designing Future Society for Our Lives” è il tema scelto per l’Expo 2025 Osaka. “Salvare vite”, “Potenziare vite” e “Connettere vite” sono i tre sottotemi dell’Expo. L’obiettivo, si legge sul sito, è quello di “guidare la compartecipazione della comunità internazionale nella progettazione di una società sostenibile che supporti le idee degli individui su come vogliono vivere”.

Il contesto in cui ricade l’evento non è affatto secondario e non sfugge ai promotori, in un momento in cui “stanno emergendo nuove sfide sociali, tra cui l’espansione dei divari economici e l’intensificarsi dei conflitti, mentre le tecnologie scientifiche si stanno evolvendo, tra cui l’intelligenza artificiale e la biotecnologia, che presenteranno cambiamenti per l’umanità, ad esempio una durata della vita estesa”.

Il concetto di Expo 2025 Osaka è “People’s Living Lab” e vuole rappresentare l’approccio dell’Expo verso la messa in pratica del suo tema e serve come linea guida per l’attuazione pratica dei progetti.

Nel 2025, il mondo sarà a soli cinque anni di distanza dal 2030, l’anno che le Nazioni Unite hanno fissato come obiettivo per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg), rendendolo cruciale per intensificare gli sforzi per raggiungere questi obiettivi. Pertanto, Expo 2025 Osaka diventerà una piattaforma chiave per raggiungere gli Sdg entro il 2030.

L'Autore

Giuseppe Rinaldi
Giuseppe Rinaldi

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