La parabola del Giappone: dal buio del Covid all’overtourism

La parabola del Giappone: dal buio del Covid all’overtourism
16 Novembre 11:38 2023 Stampa questo articolo

Ottobre da record in Giappone che con 2 milioni e 520mila visitatori supera tutti gli ottimi dati pre Covid. Lo ha reso noto l’organizzazione nazionale giapponese per il turismo (Jnto). Il dato relativo agli ingressi nel mese di ottobre è pari al 100,8% di quello registrato nello stesso mese del 2019 e segna il quinto mese consecutivo oltre la soglia dei due milioni di visitatori.

Se questa è una buona notizia per l’industria turistica del Paese e per i settori dell’ospitalità, che hanno dovuto a lungo attendere la riapertura lumaca del Giappone al turismo dopo la pandemia, numeri così alti di turisti stanno facendo pressione negativa proprio sui giapponesi, soprattutto su quelli che abitano nelle città più famose, sempre più sovraffollate e invivibili, tanto che il ministro del Turismo del Paese ha annunciato nuove misure di prevenzione per combattere i problemi legati all’overtourism.

Tra i luoghi più congestionati dalla eccessiva presenza di turisti, il Monte Fuji. Qui qualità dell’aria e sicurezza sono messi a dura prova dalle troppe persone che vi si recano e che creano lungo la montagna dei veri propri ingorghi umani. La prima soluzione indicata del ministero per decongestionare località come il monte Fuji è l’invito ai turisti a diversificare le loro destinazioni promuovendo nuove mete, meno conosciute, dove farli dirigere. In questo senso è stato elaborato un piano che promuoverà l’immagine turistica di nuove 11destinazioni modello” tra cui IseShima, una regione parco nazionale nella prefettura di Mie. Il piano prevede che le autorità locali delle 11 destinazioni aiutino a promuovere le loro attrazioni naturali e rurali.

Un altro escamotage, già in atto, è quello di chiedere o, se già c’è, di aumentare la tassa turistica per visitare alcune luoghi molto famosi; in alcuni siti come ad Hatsukaichi, nella prefettura di Hiroshima, dove si trova il secolare santuario di Itsukushima, Patrimonio mondiale dell’Unesco, o nel Moss Temple di Kyoto, è richiesta per entrare una tassa di ingresso che, nel caso del tempio di Kyoto, è di 4000 yen (circa 25 euro) più l’obbligo della prenotazione.

Per decongestionare invece i mezzi di trasporto delle città invase dai turisti, la soluzione scelta è quella più ovvia, ovvero l’incremento dei mezzi di trasporto, in particolare di taxi e autobus; anche creare nuove rotte dirette dalle stazioni chiave alle destinazioni più popolari specificamente per i turisti è una soluzione che sarà adottata presto insieme all’aumento del prezzo del biglietto nelle ore di punta.

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Carla Villani
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