Viaggi d’affari, l’identikit del nuovo travel manager secondo BizAway

19 Maggio 07:00 2023 Stampa questo articolo

I viaggi di lavoro sono finalmente in ripresa. Lo conferma anche BizAway, scaleup attiva nel business travel dal 2015, che ha tracciato un’identikit dell’attuale figura del travel manager, analizzandone requisiti, competenze e responsabilità.

Secondo la scaleup un buon travel manager moderno deve essere in grado di trovare il perfetto equilibrio tra le esigenze del dipendente e quelle aziendali. Per questo motivo, necessita di competenze eterogenee. Nello specifico, questo ruolo aziendale richiede requisiti di carattere economico-finanziari, ma anche spiccate capacità organizzative e relazionali, che gli permettano di mediare in modo efficace conducendo trattative favorevoli agli obiettivi finanziari dell’azienda.

Si tratta di una figura dedicata al 100% alla gestione del business travel. Nello specifico oggi, in un contesto post-pandemico dove la digitalizzazione dei processi ha portato più autonomia nelle procedure di prenotazione, “il travel manager ricopre un ruolo sempre più strategico, ma senza tralasciare la sua componente operativa – scrive in una nota BizAway – Si occupa, quindi, di tutte quelle attività necessarie alla realizzazione di una trasferta di lavoro, dalla redazione delle policy di viaggio al monitoraggio delle spese, oltre che alla definizione degli standard qualitativi delle strutture alberghiere e dei mezzi di trasporto, fino all’organizzazione vera e propria delle trasferte e alla ricerca dell’equilibrio perfetto tra comfort del dipendente e possibilità di spesa dell’azienda”.

«La figura del travel manager esiste in realtà da tempo, ma fino a poco tempo fa, in Italia soprattutto, è rimasta un ruolo considerato di poca rilevanza – afferma Giovanni Bernardi, head of sales di BizAway – Con la ripresa del settore del business travel che si prevede manterrà un continuo sviluppo anche per i prossimi anni, questa figura diventerà sempre più importante per le aziende, portando numerosi benefici strategici non solo economici e amministrativi, ma anche per quanto riguarda il welfare dei dipendenti e la semplificazione dei processi».

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