Viaggi outgoing al +33%: il World Travel Monitor di Ipk-Itb

Viaggi outgoing al +33%: il World Travel Monitor di Ipk-Itb
27 Febbraio 12:01 2024 Stampa questo articolo

Con un +33% nel volume dei viaggi outbound rispetto al 2022, c’è la certificazione dell’ottimo stato di salute dell’industria turistica. Il dato proviene dall’ormai tradizionale World Travel Monitor dell’Ipk, che verrà presentato nel dettaglio in occasione della prossima Itb di Berlino, dal 5 al 7 marzo. Nel 2023 i viaggi in uscita hanno registrato una crescita a due cifre su base annua, segnando un altro grande passo avanti nel ritorno al volume di viaggi del 2019. Rispetto al 2022, si è trattato di un aumento del 33%, solo il 12% in meno rispetto all’anno di riferimento (2019) prima della pandemia. Segnali positivi provengono soprattutto dal graduale ritorno dei viaggiatori outbound in Asia, con un incremento del +140%, e dalla tendenza al rialzo dei viaggi per vacanza in generale in tutto il mondo.

IL BENE VACANZA È SEMPRE PIÙ “INTOCCABILE”

Rilevante una particolare sottolineatura degli analisti Ipk, ovvero che, nonostante l’aumento dei costi di viaggio, nel 2023 l’interesse per i viaggi all’estero è rimasto molto elevato. Quello che è evidente è che la soddisfazione dei viaggi, del bene-vacanza sta diventando un fattore sempre più importante nella vita quotidiana delle persone. Nella mappatura per macroregioni del mondo, rispetto al 2022, a parte il rilevamento di grande importanza dell’Asia, i viaggi outgoing in Europa sono aumentati del 18%, in Nord America del 31% e in America Latina del 27%. Altro dato rilevante è che nel 2023 il volume dei viaggi in uscita è stato maggiore negli Stati Uniti, subito seguiti dai mercati della Germania e del Regno Unito, vale a dire i tre maggiori bacini di traffico dell’outbound mondiale, che ancora oggi vanta uno share che equivale a un terzo del volume complessivo dei viaggi outbound nel mondo.

E tra le destinazioni più popolari nel 2023 la Spagna è risultata, ancora una volta,  la meta più visitata, seguita dagli Stati Uniti. Il Destination Performance Index (Dpi) di Ipk ha rilevato inoltre che Dubai è risultata  la destinazione con la valutazione più alta in termini di alto standard nei servizi e qualità di location. Tra le cinque destinazioni con il punteggio più alto nel gradimento dei viaggiatori – che segue parametri legati soprattutto ai servizi, all’assistenza, alla qualità del cibo – dietro Dubai figurano le Maldive, il Sudafrica e Abu Dhabi. Tra le destinazioni europee, sempre secondo i parametri di confronto adottati per le valutazioni dei vacanzieri,  spiccano invece Austria e Svizzera.

IL SEGMENTO LEISURE DOMINA NEI VIAGGI OUTBOUND

Riguardo poi le motivazioni dei viaggi outbound, il segmento leisure detiene ben saldo il suo primato, con quasi il 70% di share rispetto al cosiddetto turismo d’affari. Crescono molto pure gli short-breaks di due, tre giorni. Gli analisti hanno evidenziato anche che la pandemìa non ha cambiato sostanzialmente la scelta delle vacanze da parte delle persone. Nel 2023 i fattori principali per una vacanza all’estero sono stati il ​​relax, le visite turistiche, la buona cucina e lo shopping.

L’AEREO È IL MEZZO PIÙ USATO PER VACANZE OUTGOING

In merito alle modalità di trasporto, il viaggio aereo consolida il primato di principale forma di trasferimento: nel 2023, infatti, oltre il 60% dei viaggi outbound è stato effettuato così e si registra un incremento anche nell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico nel corso del soggiorno in una destinazione, mentre l’uso dell’auto a noleggio viene indicata da un quinto dei viaggiatori.

AUMENTO SIGNIFICATIVO DELLE SPESE DI VIAGGIO NEL 2023

Altro focus della ricerca Ipk le spese di viaggio. A causa dell’aumento dei costi, soprattutto l’aereo, nel 2023 sono aumentate al di sopra della media, mentre il numero medio di pernottamenti è rimasto stabile attorno a 9 giorni. Alla domanda sugli aspetti migliori e peggiori di un viaggio, i viaggiatori hanno risposto per lo più “rapporto qualità-prezzo”, sia da un punto di vista positivo che negativo. Altri fattori importanti per i viaggiatori sono l’alloggio, la ristorazione e l’ambiente naturale locale.

IL 2024 È L’ANNO DELLA DEFINITIVA USCITA DALLA CRISI

Entro la fine di quest’anno, sempre secondo quanto emerso dal travel monitor Ipk, la crisi sarà completamente superata e per alcune destinazioni tornerà anche l’emergenza overtourism. Già nel 2023 un terzo dei viaggiatori intervistati ha dichiarato di aver trovato la meta visitata “troppo affollata“. Anche questo sarà un tema che verrà dibattuto nel corso del think tank all’Itb di Berlino, con alcuni dei principali player della filiera, come Booking, Tui, Google, Phocuswright, World Tourism Cities Federation (Wtcf), The Travel Foundation, Hotelplan Group, Breda University of Applied Science, Trigema e molti altri.

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