Viaggio in Svizzera tra musica e cioccolato

12 Ottobre 07:00 2023 Stampa questo articolo

Sono statunitensi e canadesi i turisti stranieri più numerosi che visitano la Svizzera, dopo i tedeschi, che arrivano al 9,2%. Gli arrivi dal Nord America costituiscono il 7,8% di tutte le presenze, mentre più della metà dei pernottamenti riguardano il turismo interno, cioè gli stessi svizzeri. Gli italiani sono al settimo posto, con l’1,9% dopo Uk, Benelux e Francia. L’Estremo Oriente, mettendo insieme il Sud Est asiatico e la Cina, arriva al 3,6%. Cifre, queste, che comprendono anche chi sceglie questa meta per lavoro.

Non a caso, Ginevra e Zurigo sono le città più visitate: la prima per le istituzioni internazionali che ospita, in primo luogo Nazioni Unite e Croce Rossa internazionale, nonché per la presenza dei più importanti brand di orologi del mondo. Zurigo, invece, può essere considerata una meta obbligata per molti uomini d’affari, per la presenza del mondo finanziario e industriale.

Eppure, in entrambe queste città si possono organizzare giornate intense di visite a musei e monumenti, ma anche tour enogastronomici in tuk-tuk. Ci sono poi concerti ai quali difficilmente si può assistere altrove. Come il Festival di musica per organo che si tiene ogni anno a fine settembre nella Saint Pierre Cathedral, dove campeggia un organo costruito oltre 850 anni fa. In realtà, non è più una cattedrale ma un tempio protestante. Ecco perché a pochi passi si trova il Museo internazionale della riforma, nel quale trova il dovuto spazio Giovanni Calvino. Grazie a lui, Ginevra si meritò l’appellativo di “Roma protestante”. «Tra i turisti che accompagno, gli italiani sono circa un quarto – racconta Michel Cecere, guida turistica di chiara origine italiana – Molti sono interessati soprattutto allo stile di vita della Svizzera, al costo della vita, alle opportunità di lavoro».

Anche Zurigo riserva sorprese. La tipica città d’affari ha interi quartieri dedicati allo shopping, soprattutto delle griffe di moda, e una zona di espansione piena di locali aperti di recente in gran parte da giovani. Il contesto ideale per passare serate vivaci. È famosa anche per il suo quartiere a luci rosse, ormai molto ridimensionato. Ma se si vuole cedere a qualche tentazione davvero peccaminosa, bisogna andare alla House of Chocolate, il museo del cioccolato costruito dal celebre Lindt, dove si apprende la storia del cacao, da quando i conquistadores spagnoli lo scoprirono in America a quando gli svizzeri inventarono nel 1800 i metodi per ricavarne polvere solubile e tavolette fondenti e al latte. Qui si possono assaggiare varie tipologie di cioccolata senza alcun limite, se non quello della propria pancia.

Il viaggio a Ginevra e Zurigo è stato organizzato da Svizzera Turismo in collaborazione con Deutsche Hospitality.

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Giampiero Moncada
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