Voli, le priorità del passeggero post Covid nella survey 2022 di Iata

03 Novembre 11:50 2022 Stampa questo articolo

Comodità e semplificazione di tutti i processi e le tappe dell’esperienza di volo: è questa una delle più importanti priorità del passeggero post Covid. L’analisi è frutto dell’annuale Global Passenger Survey di Iata, l’associazione internazionale delle compagnie aeree, che si è concentrata sulle esigenze e le preoccupazione dei viaggiatori nella prima epoca post Covid.

«I viaggi durante il Covid erano complessi, macchinosi e richiedevano tempo e risorse a causa dei requisiti di viaggio imposti dai governi. Dopo la pandemia, i passeggeri ora vogliono una maggiore comodità durante il viaggio. La digitalizzazione e l’uso della biometria sono l chiave per migliorare l’esperienza di viaggio», ha sottolineato Nick Careen, vicepresident senior per le operazioni, la sicurezza e la protezione di Iata.

I risultati del sondaggio della Global Passenger Survey 2022 sono basati sulle risposte di più di 10mila passeggeri aerei provenienti da 222 Paesi nel mondo.

I passeggeri vogliono più comodità quando pianificano il loro viaggio e quando scelgono da dove partire. Preferiscono volare da un aeroporto vicino a casa, avere a disposizione tutte le opzioni di prenotazione e i servizi in un unico luogo, pagare con il metodo di pagamento preferito e compensare facilmente le emissioni di carbonio. La vicinanza all’aeroporto è stata la priorità principale dei passeggeri quando hanno scelto da dove volare (75%); tema più importante del prezzo del biglietto (39%).  L’accesso alle informazioni sulla pianificazione e sulla prenotazione in un unico luogo, infine,  è stato considerato una priorità assoluta.

«I viaggiatori di oggi si aspettano la stessa esperienza online che ottengono dai colossi dell’ecommerce come Amazon. La vendita al dettaglio delle compagnie aeree sta rispondendo proprio a queste esigenze permettendo ai vettori di presentare ai viaggiatori la loro offerta completa. E questo dà al passeggero la possibilità di controllare la propria esperienza di viaggio, con il permesso di scegliere le opzioni di viaggio che desidera con comode opzioni di pagamento», ha dichiarato Muhammad Albakri, senior vice president Iata financial settlement and distribution services.

La maggior parte dei viaggiatori, inoltre, è disposta a condividere le proprie informazioni sullo status migratorio per ottenere un trattamento più agevole. Il 37% dei viaggiatori ha dichiarato di essere stato scoraggiato dal recarsi in una determinata destinazione a causa dei requisiti di immigrazione. La complessità del processo è stata evidenziata come il principale deterrente dal 65% degli intervistati; il 12% ha citato i costi e l’8% il tempo. Quando è richiesto il visto, il 66% dei viaggiatori vuole ottenerlo online prima del viaggio, il 20% preferisce recarsi al consolato o all’ambasciata e il 14% in aeroporto.

Riguardo i processi aeroportuali, poi, i passeggeri sono disposti a sfruttare la tecnologia e a ripensare i processi per migliorare la comodità dell’esperienza in aeroporto e la gestione dei bagagli. Il 44% dei viaggiatori ha indicato il check in come la scelta principale per le procedure da effettuare comodamente fuori dall’aeroporto. Le procedure di immigrazione sono al secondo posto con il 32%, seguite dai bagagli.

I passeggeri sono interessati a più opzioni per la gestione dei bagagli. Il 67% sarebbe interessato al ritiro e alla consegna a domicilio e il 73% alle opzioni di check in a distanza. L’80% dei passeggeri ha dichiarato che sarebbe più propenso a registrare un bagaglio se potesse monitorarlo durante il viaggio. Il 50% ha dichiarato di aver utilizzato o di essere interessato a utilizzare un’etichetta elettronica per i bagagli.

Riguardo l’identificazione biometrica, infine, il 75% dei passeggeri desidera utilizzare i dati biometrici al posto di passaporti e carte d’imbarco. Più di un terzo ha già sperimentato l’uso dell’identificazione biometrica nei propri viaggi, con un tasso di soddisfazione dell’88%. Ma la protezione dei dati rimane una preoccupazione per circa la metà dei viaggiatori.

«I passeggeri vedono chiaramente nella tecnologia la chiave per migliorare la comodità dei processi aeroportuali.  Vogliono arrivare in aeroporto pronti per il volo, attraversare l’aeroporto più rapidamente grazie alla biometria e sapere dove si trova il loro bagaglio in ogni momento. La tecnologia esiste per supportare questa esperienza ideale. Ma per realizzarla abbiamo bisogno della collaborazione di tutta la filiera e dei governi. E dobbiamo continuamente rassicurare i passeggeri che i dati necessari a supportare questa esperienza saranno conservati in modo sicuro», ha concluso Careen.

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