Minor Hotels Europe & Americas ha registrato un fatturato totale di 496 milioni di euro per il periodo gennaio-marzo 2025, con un aumento dell’8% rispetto ai 460 milioni di euro registrati nel primo trimestre del 2024. Dei 36 milioni di euro di crescita del fatturato nel primo trimestre, 13 milioni di euro (36%) sono stati dovuti agli hotel di recente acquisizione in Brasile, nonché dall’Anantara Palais Hansen Vienna e dall’Nh Collection Helsinki Grand Hansa. Su base comparabile, il fatturato è cresciuto del 5,5% rispetto a un anno prima.
La solida performance del fatturato è stata trainata da un aumento del 5% della tariffa media giornaliera (Adr), che ha raggiunto i 127 euro a notte, insieme a un miglioramento di due punti percentuali dell’occupancy, che è salita in tutte le regioni a una media del 64%. Nell’Europa meridionale, l’occupancy nel primo trimestre del 2025 ha superato di tre punti percentuali i livelli pre-pandemici (primo trimestre del 2019). Nelle altre regioni, è stata solo leggermente al di sotto di questo benchmark, rimanendo di un punto percentuale inferiore ai livelli pre-pandemici.
Dopo i solidi risultati del primo trimestre, il gruppo non ha osservato cambiamenti significativi nell’andamento della domanda. Le prospettive per il secondo trimestre rimangono in linea con le aspettative prudentemente ottimistiche dell’azienda per il resto dell’anno.
NEL DETTAGLIO
Minor Hotels Europe & Americas ha aumentato il suo utile operativo lordo del 13%, raggiungendo i 132 milioni di euro. L’Ebitda ricorrente si è attestato a 82 milioni di euro, in aumento del 19% rispetto ai 69 milioni di euro del primo trimestre 2024.
Il gruppo ha registrato un utile netto totale di 4 milioni di euro, positivamente influenzato da entrate non ricorrenti per 26 milioni di euro, principalmente dovute alla plusvalenza netta derivante dalla cessione di due asset alberghieri in Portogallo e Germania.
Nel primo trimestre, la società ha ridotto il proprio indebitamento finanziario netto di 33 milioni di euro, portandolo a 207 milioni di euro. Tale riduzione è stata sostenuta da 84 milioni di euro di proventi netti derivanti dalle suddette cessioni di asset, parzialmente compensati da 43 milioni di euro di investimenti nel periodo. La liquidità è rimasta solida, attestandosi a 580 milioni di euro, di cui 255 milioni di euro in contanti.



