Ad agosto, il consiglio di amministrazione di Eataly ha varato un aumento di capitale di 75 milioni di euro, sostenuto dai soci Investindustrial, che controlla una quota di maggioranza del 52% dal settembre 2022, insieme a Eatinvest della famiglia Farinetti, la famiglia Baffigo/Miroglio e Clubitaly, che fa riferimento a Tip (Tamburi Investment Partners). L’operazione sarà perfezionata in due tranche: una entro il 30 novembre 2025, la seconda entro il 30 giugno 2026.
NUOVE APERTURE IN USA
Oltre a quelle già annunciate lo scorso gennaio in Medio Oriente, dopo l’accordo con la società emiratina Azadea Group – specializzata nella vendita al dettaglio – in programma ci sono nuove aperture entro la fine del 2025: tre negozi in Nordamerica – a Philadelphia, Toronto e West Palm Beach – e punti vendita del nuovo format Eataly Caffè che, come si legge nella nota, «dopo il grande successo ottenuto in Rockfeller Center e Hudson Yards, espanderà la presenza a New York, a Lexington Avenue». L’amministratore delegato, Andrea Cipolloni, ha raccontato che l’idea è stata «studiata e progettata dopo l’ingresso di Investindustrial nel capitale», diventato socio di maggioranza con il 52% nel 2022 dopo un investimento di 340 milioni di euro (140 milioni per l’acquisizione delle quote e 200 milioni di aumento di capitale).
L’ESPANSIONE
«I risultati positivi di Eataly Caffè riscontrati sin da subito — ha sottolineato Cipolloni — ha spinto il cda e tutti gli azionisti a dotare la società di ulteriori risorse, volte ad accelerare lo sviluppo dell’interessante pipeline di aperture possibili». Il piano di espansione internazionale di Eataly, inoltre, punta sul travel retail, ovvero alla presenza in aeroporti e stazioni. «Dopo la recente apertura a Schiphol (Olanda) — ha aggiunto l’ad — arriveremo, infatti, entro fine anno ad avere uno store a Milano Linate, che si aggiunge ai cinque già presenti a Parigi, tra Orly e Charles De Gaulle, e ai quattro a New York Jfk».



