Nuovo caos nei cieli europei. Dopo l’attacco informatico dello scorso weekend – che aveva bloccato i check-in negli aeroporti di Bruxelles, Londra-Heathrow e Berlino – nella notte tra lunedì e martedì è stata la volta degli scali di Oslo e Copenhagen, chiusi dopo l’avvistamento di droni che hanno sorvolato le capitali, in particolare le aree aeroportuali.
La chiusura di alcune ore di entrambi gli aeroporti ha provocato la cancellazione di circa 50 voli e il dirottamento di altri 70 in Svezia, a Malmö, e Göteborg.
Secondo quanto riportato dalle note delle polizie locali, i droni che hanno sorvolato i cieli danesi e norvegesi non sono stati abbattuti, ma le autorità di entrambi i Paesi stanno collaborando per verificare le dinamiche dei sorvoli e soprattutto se i due episodi possano avere una correlazione.
Secondo le valutazioni degli esperti dell’aeronautica danese, comunque, si è trattato di un’azione compiuta da soggetti molto competenti, perché i sorvoli sono stati effettuati a determinate altezze ed in un lasso di tempo molto limitato; non appena intercettati, i droni sono infatti scomparsi, rendendosi irreperibili al controllo aereo attivato dalle autorità.
Nel dettaglio l’aeroporto di Kastrup, il più grande della Danimarca, è stato chiuso alle 20.30, orario particolarmente trafficato e infatti i voli che sarebbero dovuti atterrare nella capitale sono stati deviati in altri scali del Paese, mentre all’interno si formavano lunghe code di passeggeri rimasti a terra.
Sempre in tarda serata un altro drone è stato avvistato nei pressi dell’aeroporto di Oslo, e poco prima di mezzanotte Flightradar24 ha rilevato che, secondo l’audio della torre di controllo, gli aerei si sono messi in standby per “l’osservazione di droni” e hanno iniziato ad allontanarsi dallo scalo. Più tardi, un altro drone avrebbe sorvolato l’aeroporto della capitale, che è stato chiuso e poi riaperto in nottata.



