Balneari, la Consulta: “Obbligo di regolarità fiscale per i bandi”

Balneari, la Consulta: “Obbligo di regolarità fiscale per i bandi”
23 Settembre 13:16 2025

Prosegue la corsa a ostacoli per regolamentare le concessioni balneari, seguendo anche i dettami della direttiva Bolkestein. Stavolta l’ostacolo è stato posto dalla Consulta che ha stabilito l’obbligo di regolarità fiscale quale condizione per partecipare ai bandi.

La sentenza n. 138 del 24 giugno 2025 della Corte Costituzionale, infatti, pone un nuovo vincolo, destinato a incidere profondamente anche nel settore delle concessioni demaniali marittime. Sebbene sia stata originata nell’ambito di un contenzioso sugli appalti pubblici, la pronuncia riafferma la piena applicabilità, anche alle procedure di affidamento delle concessioni balneari, del regime dei requisiti generali dettato dal Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 50/2016, oggi sostituito dal d.lgs. 36/2023).

In particolare, viene ribadita la validità dell’art. 80, comma 4, del d.lgs. 50/2016 (oggi sostanzialmente riprodotto negli artt. 94 e 95 del d.lgs. 36/2023), che prevede l’esclusione automatica dalle gare degli operatori economici per violazioni fiscali definitivamente accertate superiori alla soglia di 5.000 euro.

Secondo la Consulta, la finalità perseguita dal legislatore è quella di garantire integrità, affidabilità e par condicio tra i concorrenti, nonché di prevenire indebiti vantaggi competitivi derivanti dall’inadempimento degli obblighi fiscali. Pertanto l’applicazione di quest’obbligo di legge nei bandi per le nuove concessioni balneari rappresenta un atto coerente.

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