Giunge quasi saltellando nella sala stampa del Rose Garden di via Boncompagni a Roma. È atterrato un’ora fa a Fiumicino e tra un’ora ripartirà verso un’altra destinazione. Quando Micheal O’ Leary, ceo di Ryanair, arriva nella Capitale solitamente è per annunciare nuove tratte o attaccare i vari governi.
Ma stavolta il messaggio è secco: «Per la winter 2025 riduciamo la flotta di un aereo a Roma, passando dai 17 ai 16 aeromobili e non spingeremo la crescita sulla destinazione – spiega ai giornalisti presenti – la causa è il limite dei voli a Ciampino, appena 65 al giorno, l’incremento delle tariffe aeroportuali applicate da AdR, aumentate ben oltre l’inflazione (ovvero del 44% a Ciampino e del 15% a Fiumicino entro il 2028) e la decisione del governo di far salire l’addizionale municipale negli aeroporti di Roma a partire da aprile 2025 , che già è molto più alta degli altri aeroporti». In sintesi, Fiumicino non è più competitivo per la compagnia low cost che nel 2025 prevede di trasportare oltre 65 milioni di passeggeri in Italia.
INVESTIMENTI FUORI DALLA CAPITALE
Ma se Ryanair congela la sua crescita nella Capitale, la compagnia continua a investire ed espandersi in altre aree della penisola, soprattutto in quelle regioni ed aeroporti che hanno mostrato maggiore disponibilità ad abbattere tasse e costi, favorendo la crescita di traffico e turismo. Tra queste la Calabria, verso la quale l’azienda di O’Leary ha destinato tre nuovi aeromobili e nuovi hub di manutenzione; il Friuli Venezia Giulia dove sono previsti il raddoppio del traffico aereo e due nuovi aeromobili e l’Abruzzo, dove è previsto un aumento del 30%. In Sicilia, inoltre, si aggiunge il nuovo scalo di Trapani che aprirà nuove rotte verso l’Italia e l’estero e importanti novità saranno comunicate anche per l’aeroporto di Milano.
«Questi investimenti, possibili grazie all’abolizione o riduzione di tasse come l’addizionale municipale in queste regioni, come accaduto anche in Svezia, Ungheria e Albania a livello europeo, dimostrano che costi più bassi equivalgono a più traffico, più occupazione e più turismo a tariffe più basse – aggiunge il ceo – le tariffe di Ryanair sono tra le più basse d’Europa, con una forte ripresa post-Covid che ha portato la compagnia da 148 a 206 milioni di passeggeri, in linea con l’obiettivo di raggiungere i 300 milioni di passeggeri entro il prossimo decennio».
L’APPELLO AL GOVERNO
Ryanair invita il governo a eliminare con urgenza il limite artificiale ai voli giornalieri di Ciampino e ad abolire l’addizionale municipale in tutti gli aeroporti italiani, sull’esempio di altri Paesi europei e regioni italiane che hanno già intrapreso questa strada. Chiede anche ad Aeroporti di Roma (AdR) di ridurre le elevate tariffe aeroportuali di Ciampino e Fiumicino per stimolare la crescita del traffico, del turismo e dell’occupazione.
Se queste misure venissero adottate, Ryanair è pronta a rispondere con un massiccio piano di investimento in Italia del valore di 4 miliardi di dollari, aggiungendo: 40 nuovi aeromobili alla flotta, aumentando di oltre 20 milioni di nuovi passeggeri all’anno, aprire 250 nuove rotte e creando 1500 nuovi posti di lavoro diretti nelle regioni italiane. Queste azioni, conclude la compagnia, permetterebbero non solo a Roma, ma a tutta l’Italia di beneficiare di una rapida e sostanziale crescita del turismo, dell’occupazione e dell’economia nazionale, facendo fronte anche alla richiesta di maggiore competitività in UE espressa nel Rapporto Draghi.



