Caos Madagascar, non tutti i viaggi sono sconsigliati

Caos Madagascar, non tutti i viaggi sono sconsigliati
01 Ottobre 11:02 2025

“Viaggi sconsigliati per il Madagascar se non strettamente necessari, ad eccezione di quelli diretti esclusivamente a Nosy Be e a isole distaccate dal territorio dell’isola principale”. È questo l’avviso della Farnesina sul sito istituzionale Viaggiare Sicuri. Da una decina di giorni, infatti, caos e scontri stanno infiammando l’isola al largo della costa orientale africana, nell’Oceano Indiano. A protestare è ancora una volta la Gen Z che si fa carico della rabbia sociale della classe media, dopo averlo già fatto in Kenya, Indonesia, Nepal e Filippine.

La nota del ministero degli Esteri specifica che “a causadelle manifestazioni di protesta tuttora in corso nella capitale Antananarivo e in altre città del Madagascar, con attacchi alle sedi politiche e istituzionali e violenti saccheggi che stanno interessando anche l’aeroporto (dove tuttavia i voli risultano essere regolarmente operativi), un coprifuoco è stato disposto nel distretto di Antananarivo (città e comuni limitrofi) dalle 20.00 alle 4.00; ad Antsirabe, Fianaratsoa, Toliara, Antohihy, Mahajanga, Diego Suarez, Tamatave dalle 19.00 alle 5.00″.

Anche le ambasciate francese, canadese e americana raccomandano ai propri cittadini di effettuare verso l’isola solo viaggi strettamente necessari.

A quanto si apprende da X, oggi primo ottobre, l’aeroporto internazionale di Antananarivo è operativo e accessibile, ma diverse compagnie aeree hanno sospeso i loro voli in arrivo e in partenza dal Madagascar.

LA PROTESTA

La  grande mobilitazione popolare che ha travolto il Madagascar è trainata da quella generazione di giovani cresciuta con i social che protesta contro l’ennesimo taglio dell’erogazione di energia elettrica e di acqua chiedendo le dimissioni del governo corrotto da cui non si sente rappresentata, ma il malcontento ha radici molto più profonde in un Paese esasperato e provato da una povertà diffusa da anni.

Il governo ha riposto alle proteste con una violenta repressione della polizia che, secondo le Nazioni Unite, ha causato almeno 22 morti.

Il presidente del Paese, Andry Rajoelina, rientrato precipitosamente da New York, dove aveva partecipato all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, prima ha provato a difendersi definendo le manifestazioni «un tentativo di colpo di Stato» e ha instaurato il coprifuoco nella capitale Antanarivo, poi, il 29 settembre, ha deciso di sciogliere il governo: «Riconosciamo e ci scusiamo se i membri del governo non hanno svolto i compiti loro assegnati», ha dichiarato in un discorso all’emittente statale Televiziona Malagasy.

Il presidente ha poi detto di voler creare uno spazio di dialogo con i giovani e ha promesso misure a sostegno delle imprese colpite dai saccheggi.

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Carla Villani
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