Roma «magnetica», ma soprattutto «luogo del cuore», come l’ha definita il sindaco Roberto Gualtieri aprendo i lavori degli Stati Generali del Turismo, all’Auditorium della Musica, indicando nel settore una vera e propria industria di qualità che genera lavoro e prosperità.
Una Roma prolifica per l’impatto economico del turismo che quest’anno registrerà un indotto economico di 13 miliardi di euro. È la cifra più eclatante presentata dall’assessore al Turismo, grandi eventi e sport del Comune di Roma, Alessandro Onorato, che ha esordito nella due giorni – fortemente voluta dall’amministrazione capitolina – per confrontarsi e capire i trend, le innovazioni del settore e tutte le possibili declinazioni dell’incoming romano attraverso una costruttiva interazione con i principali stakeholder italiani ed internazionali della filiera: dagli albergatori agli operatori, dal gestore del sistema aeroportuale alle guide turistiche.
«Roma sta segnando numeri record, dagli arrivi turistici alle giornate di pernottamento, all’incremento dei posti di lavoro – ha sottolineato Onorato – Una crescita, quest’ultima, che segna il +5,5% rispetto al 2024. Con gli Stati Generali di Roma Magnetica vogliamo capire cosa succede in altre destinazioni turistiche trainanti nel mondo e cosa dobbiamo fare noi per la Capital per rafforzarne l’appeal. Cosa può essere d’ispirazione rispetto a una serie di interventi che stanno modificando totalmente l’approccio del turismo».
«Oggi il turismo a Roma non è più casuale ma industriale – ha osservato Onorato – La nostra ricetta è quella di investire sui grandi eventi della moda, dell’arte, della cultura, dello sport e sugli appuntamenti congressuali. Tutto questo ha generato un flusso di persone che altrimenti non sarebbero venuti nella città e siamo convinti che continuando su questa strada potremo contare su numeri importanti di visitatori in entrata. Basti pensare che l’indotto economico della capitale supera di gran lunga quello generato, sempre dal turismo, nelle città di Milano, Firenze, Venezia, Napoli e Rimini messe insieme. Dobbiamo patrimonializzare questo primato».
A chiusura del suo intervento Onorato ha esplicitamente indicato un traguardo: Roma deve tornare a essere una grande metropoli turistica multitasking, alla stregua di Parigi e Londra, essere cioè molto attrattiva per varie tipologie di turisti e avere la capacità di offrire in ogni periodo dell’anno occasioni di visita.
Sulle potenzialità di esperienze turistiche che la capitale è in grado di offrire si è soffermato anche l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Mario Troncone, che ha precisato: «Il nostro sistema aeroportuale, pluripremiato e polo aereo d’eccellenza, è già una esperienza turistica di per sé, per chi arriva, perché è parte costruttiva del viaggio. Abbiamo allestito un aeroporto che è una grande vetrina di messaggi artistico-culturali, oltre che spazio per lo shopping griffato. La sfida del futuro è quella di portare l’aeroporto in città, garantendo collegamenti verso il centro di Roma sempre più efficienti e allestire servizi in linea con le esigenze dei passeggeri che vogliono essere sempre più informativi, orientati e poter contare su alti standard di sicurezza, oltre a poter contare su servizi efficienti, sapere cosa li attende in aeroporto e muoversi in tranquillità all’interno dello scalo».
«In una parola vogliono essere “ingaggiati” – precisa Troncone – quindi dobbiamo operare con una tecnologia che si avvalga dell’intelligenza artificiale, utilizzando assistenti virtuali, per migliorare l’esperienza in aeroporto. Col nostro nuovo equipment innovativo potremo assicurare accessi più rapidi e sicuri ai gate. Inoltre, con una previsione di oltre 50 milioni passeggeri annui, siamo l’unico vero hub aeroportuale italiano in termini di connettività e dobbiamo essere all’altezza delle aspettative dell’utenza aerea. Ecco perché il nostro obiettivo è fare di Fiumicino una piattaforma di riferimento per tutto il bacino del Mediterraneo».
Ma ci sono anche le sfide che attendono i territori che gravitano intorno a Roma e che, giustamente, reclamano attenzione, come le varie destinazioni che costituiscono l’offerta regionale del Lazio. A tal proposito l’assessore al turismo della Regione, Elena Palazzo, ha sottolineato che «si sta lavorando e investendo per offrire un turismo di relazioni e di esperienze. Vogliamo anche far sì che il turismo possa diventare lo sviluppo del territorio, distribuendo i vari flussi di visitatori in maniera omogenea, venendo anche in soccorso di Roma Capitale».
«Un impegno doveroso – ha concluso – alla luce dei risultati eccezionali che abbiamo registrato quest’anno con un +30% di presenze su Roma e provincia, un +17% su Frosinone, un milione di presenze su Latina grazie al boom estivo di Ponza e Ventotene, mentre per Rieti e Viterbo – che non hanno fatto segnare crescite importanti – dobbiamo puntare sull’asse del turismo termale, sui cammini religiosi e sull’enogastronomia. Una strategia di “satelliti turistici” di Roma».



