Cosa cerca il cliente?
I trend 2022 di Euromonitor

19 Gennaio 09:34 2022 Stampa questo articolo

Prodotti creativi, anche se si tratta di vacanze; attenzione alla sostenibilità; e spinta sul metaverso, la nuova realtà virtuale tridimensionale che, attraverso gli avatar, promette esperienze di viaggio più evolute. Un nuovo spazio 3D, immersivo, realistico e interattivo, in cui si cimenta – tra i primi – Disney nei suoi parchi divertimento.

Di questo e molto altro si parla nel report annuale “Top 10 Global Consumer Trends 2022” di Euromonitor International, che elenca i nuovi comportamenti dei consumatori e consiglia alle aziende le strategie da adottare nell’anno appena iniziato e oltre.

«Le realtà aziendali devono trasformarsi insieme ai consumatori, le cui esigenze e preferenze sono in rapidissima evoluzione», spiega Alison Angus, head of lifestyle dell’istituto di ricerca.

E ora vediamo, uno per uno, i dieci principali trend.

1. CREATIVITÀ CERCASI. I consumatori cercano soluzioni e contenuti creativi, oppure le migliori alternative. Cresce l’interesse per i siti web direct to consumer, per acquistare prodotti o servizi direttamente dai produttori bypassando gli intermediari.

2. IMPATTO ZERO. La questione del cambiamento climatico pervade tutti i settori e si tende a un’economia a zero emissioni, sfida che vede attivissimi aeroporti e compagnie aeree. Già nel 2021, il 35% dei consumatori globali ha ridotto la propria emissione di carbonio. In prima fila i millennial e la generazione Z: più le aziende si impegnano a salvaguardare il pianeta, più alta è l’attenzione da parte del cliente finale.

3. DIGITAL SENIOR. Internet non è più “roba solo da giovani”. Ora anche i consumatori più maturi sono costretti a confrontarsi con il mondo online. Le aziende hanno un nuovo target da studiare e soddisfare. Nel 2021, ad esempio, il 45% dei consumatori dai 60 anni in sù (l’82% possiede uno smartphone) ha utilizzato un servizio bancario mobile almeno una volta a settimana.

4. CRIPTOVALUTE E “BUY NOW PAY LATER”. Aumentano le app e le piattaforme per la gestione del denaro. Rivenditori e brand collaborano sempre di più con società di servizi finanziari per facilitare forme alternative di pagamento, come le criptovalute o l’opzione buy now pay later. Oltre la metà dei consumer globali crede che si troverà meglio finanziariamente nei prossimi cinque anni.

5. VOGLIA DI BENESSERE. Il consumatore, così come il viaggiatore, punta a concentrarsi sulla crescita personale e sul benessere, mettendo in atto cambiamenti di vita che riflettono valori, passioni e obiettivi. Un processo evolutivo accelerato dalla pandemia.

6. L’ERA DEL METAVERSO. Avanza il nuovo mondo immersivo e 3D. Con il metaverso (anche Facebook ha ribattezzato la società in Meta, ndr) la connessione sociale si evolve ulteriormente. Le vendite globali di dispositivi basati su realtà aumentata e virtuale sono cresciute del 56% dal 2017 al 2021, raggiungendo 2,6 miliardi di dollari l’anno scorso. Impazzano i videogame.

7. SHOPPING DI SECONDA MANO. Si moltiplicano le piattaforme per acquisti di seconda mano e peer to peer (person-to-person): la gente cerca prodotti unici, sostenibili e di certo accessibili. Questo trend non riguarda l’industria turistica, ma la influenza indirettamente.

8. SICUREZZA È L’IMPERATIVO. Con la pandemia è diventata prioritaria la questione sicurezza, che ormai guida le scelte di consumo. E più in generale lo stile di vita delle persone, tanto da indurre i consumatori a trasferirsi talvolta in quartieri più sicuri, più puliti e attenti al verde.

9. PERSONALIZZAZIONE EVOLUTA. Investimenti in tecnologie come l’intelligenza artificiale facilitano lo sviluppo di soluzioni su misura. I “self love seekers” acquistano prodotti e servizi che si allineano alla loro identità: per questo la personalizzazione dovrà rimanere al centro delle strategie aziendali nei prossimi anni. Offerte che aiuteranno i consumatori a sentirsi soddisfatti, positivi e sicuri di sé miglioreranno la percezione del brand.

10. ESPERIENZE IBRIDE. La voglia di socializzare resta, ma si richiede sempre più un approccio a metà strada con il digitale. Le aziende devono adattarsi alle nuove esigenze e offrire un’esperienza senza soluzione di continuità. Il virtuale convivrà sempre più con il fisico: i consumatori dovranno poter scegliere. Il modello di business dovrà essere ibrido.

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Giulia Di Camillo
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