Aeroporto di Torino, il traffico domestico frena il calo dei ricavi

Aeroporto di Torino, il traffico domestico frena il calo dei ricavi
15 Aprile 10:51 2021 Stampa questo articolo

Un calo di passeggeri del 64,4% (sono stati in totale 1.407.372) rispetto all’anno precedente e ricavi giù del 63,7% a quota 26,5 milioni di euro. L’effetto pandemia si è fatto sentire sui conti di Gruppo Sagat, che ha approvato il progetto di bilancio consolidato 2020 con una perdita netta di 18,5 milioni di euro (contro l’utile netto di 9,3 milioni nel 2019).

Non si sono fermati tuttavia gli investimenti, 4,5 milioni di euro, nell’ambito di anno segnato da «una crisi senza precedenti che ha riguardato tutti i gestori aeroportuali nazionali e internazionali e che il Gruppo ha affrontato assicurando in ogni momento la funzionalità dell’aeroporto di Torino e dando priorità alla sicurezza dei passeggeri e del personale», commentano dalla società aeroportuale.

Nel complesso il mercato nazionale, sviluppato principalmente sulle direttrici verso il Sud Italia e le isole, ha saputo contenere il calo generalizzato del traffico attestandosi a -53,7% a seguito della domanda di viaggio che ha mostrato dei segni di ripresa specie nei mesi estivi e in occasione delle festività natalizie; il segmento internazionale, d’altro canto, ha subito un rallentamento pari a -76,3% attribuibile alle limitazioni imposte dai vari governi ai movimenti tra Paesi diversi.

Per quanto riguarda l’inizio dell’anno in corso, i volumi di traffico dei primi mesi del 2021 risultano in calo di circa il 90% rispetto ai primi mesi del 2019, anno preso a riferimento in quanto non condizionato dalla diffusione della pandemia. «Anche nei mesi a venire le performance di traffico saranno pesantemente influenzate dall’andamento dei contagi, dalle misure di contenimento messe in campo dall’Italia e dai Paesi collegati a Torino per via aerea, fra cui le misure restrittive agli spostamenti. La ripresa graduale prevista per la stagione estiva sarà fortemente correlata all’effettiva disponibilità dei vaccini e alla capacità dei Paesi di organizzare le campagne vaccinali», spiegano da Sagat.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore