Usa, rivoluzione rimborsi aerei.
Le regole imposte da Biden

Usa, rivoluzione rimborsi aerei. <br>Le regole imposte da Biden
29 Aprile 12:24 2024 Stampa questo articolo

L’amministrazione Biden annuncia nuove regole per le compagnie aeree degli Stati Uniti in materia di rimborso e risarcimento dei passeggeri in caso di cancellazione, modifica o ritardo dei voli, o anche per lo smarrimento bagagli. Lo ha reso noto nei giorni scorsi il ministero dei Trasporti statunitense (Dot).

Finora ciascun vettore fissava le proprie condizioni per i cosiddetti “cambiamenti significativi”, ma adesso le nuove norme stabiliscono chiaramente le circostanze in cui le aziende devono rimborsare i viaggiatori. «I passeggeri hanno il diritto di recuperare il denaro dovuto dalle compagnie aeree, senza strapparsi i capelli o procrastinare – ha commentato il ministro dei trasporti americano Pete Buttigieg – Le norme stabiliscono un nuovo standard che impone alle compagnie aeree di fornire tempestivamente rimborsi in valuta forte ai propri passeggeri».

Secondo la Casa Bianca, le nuove regole “amplieranno in modo significativo la protezione dei consumatori nei viaggi aerei, forniranno ai passeggeri un percorso più semplice per ottenere rimborsi quando dovuti e faranno risparmiare oltre mezzo miliardo di dollari ogni anno in tasse spazzatura nascoste e a sorpresa”.

COSA CAMBIA

Il ministero ha definito con precisione cos’è una “modifica significativa”. Tra le principali: variazione dell’orario di arrivo o partenza superiore a tre ore per un volo interno e sei ore per un volo internazionale; partenza o arrivo in un aeroporto diverso; più scali; retrocessione dalla classe riservata.

Il governo americano ha semplificato la procedura per ottenere un rimborso, denunciando la prassi dei lenti passaggi amministrativi per ottenere un credito per un viaggio futuro o un voucher.

La prima regola impone alle compagnie aeree “di fornire tempestivamente ai passeggeri rimborsi automatici in contanti quando dovuti perché i loro voli sono stati cancellati o modificati in modo significativo, i loro bagagli registrati sono notevolmente in ritardo o i servizi accessori, come il wifi, acquistati non vengono forniti”.

Quindi il rimborso ora deve essere “automatico” – senza che il passeggero debba farne richiesta – e deve essere effettuato entro sette giorni lavorativi per il pagamento con carta di credito; entro 20 giorni in contanti o con lo stesso mezzo di pagamento utilizzato per l’acquisto; e va rimborsata la cifra piena. Quindi, niente più navigazione online tra procedimenti complicati per capire come effettuare la richiesta oppure ore di attesa al telefono. E, soprattutto, rimborso in contanti e non in voucher e credito di viaggio.

Il ministero ha stabilito che quando una compagnia aerea notifica ai propri passeggeri un ritardo, una cancellazione o un altro cambiamento, deve dettagliare questi nuovi diritti.

In caso di divieto di viaggio da parte delle autorità, le aziende possono fornire crediti o voucher, trasferibili e validi per almeno cinque anni.

Per quanto riguarda il bagaglio smarrito, al passeggero devono essere rimborsate le spese di check in se non gli viene restituito entro 12 ore per un volo domestico ed entro 15-30 ore per un viaggio internazionale.

E ancora, se un’opzione pagata dal passeggero (wifi, scelta del posto, intrattenimento a bordo, ecc.) non è disponibile sull’aereo, dovrà essergli rimborsata integralmente.

Da adesso, il ministero dei Trasporti richiede alle compagnie aeree e agli intermediari di comunicare in anticipo ai consumatori quali tariffe addebitano per i bagagli registrati, per il bagaglio a mano, per la modifica di una prenotazione o per la cancellazione di una prenotazione. Si evitano in questo modo commissioni a sorpresa.

LA REAZIONE DELLE COMPAGNIE

Airlines for America, organizzazione che rappresenta le 11 maggiori compagnie aeree statunitensi, non ha espressamente commentato le nuove norme, ma ha affermato che i suoi membri “rispettano e spesso superano le normative del ministero dei Trasporti in materia di protezione dei consumatori. Tra gennaio 2020 e dicembre 2023 sono stati rimborsati 43 miliardi di dollari, senza contare altre forme di risarcimento. I consumatori hanno la possibilità di scegliere tra opzioni di biglietti rimborsabili con le condizioni che meglio si adattano alle loro esigenze”.

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L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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