Affitti brevi, pressing di Federturismo: “Stringere i tempi”

Tempistiche “brevi” per la stretta sugli affitti brevi: è la raccomandazione di Federturismo che, pur apprezzando le intenzioni del governo di mettere mano alla questione degli affitti brevi, con una regolamentazione considerata un passo avanti nella spinosa questione, ritiene fondamentale l’intervento del ministro del Turismo, Daniela Santanchè. Proprio Santanchè si era già interessata alla questione apportando alcune importanti modifiche decisamente migliorative come la prevenzione incendi e il rispetto dei requisiti igienico-sanitari, volti a garantire la salute e la tutela del cliente. Secondo diverse indiscrezioni, però, il provvedimento non sarà più oggetto di decreto legge nel Consiglio dei ministri di oggi, ma dovrebbe tornare a essere un disegno di legge, come era stato previsto in un primo tempo.

“Si tratta di aspetti imprescindibile – si legge nella nota di Federturismo – per chiunque operi nel campo della ospitalità. Così come anche la banca dati e il Codice unico identificativo nazionale, che rappresentano strumenti di trasparenza dell’offerta degli affitti brevi a tutela delle imprese, utili a regolamentare un fenomeno che deve essere arginato”.

La federazione evidenzia, infine, che In Italia sono oltre 500mila gli appartamenti e le stanze proposti con la formula dell’affitto breve per scopo turistico, frutto di una totale assenza di regolamentazione del mercato che in molti centri ha creato problemi di overtourism. È quindi indispensabile ora accelerare sui tempi di approvazione del provvedimento per ristabilire un giusto equilibrio e per restituire le città ai propri abitanti.

Sugli affitti breve anche l’intervento di Assohotel Confesercenti: “La questione deve essere affrontata senza preconcetti – spiega in una nota il presidente, Vittorio Messina – Non si vuole limitare la libertà altrui, ma esiste un problema di squilibrio evidente – in termini di oneri fiscali, normativi e quant’altro – tra le diverse forme di ricettività. È necessario eliminare ogni incertezza normativa e ogni forma di concorrenza sleale. Il mercato degli affitti brevi si è sviluppato in un clima di deregulation che ha prodotto gravi squilibri nel comparto ricettivo italiano”.