La Sardegna scommette sui suoi borghi antichi e sul turismo sostenibile. Con un investimento di 7,5 milioni di euro, la Regione ha intenzione di cambiare il volto di molti centri storici dell’isola: è il progetto per la creazione e il potenziamento degli alberghi diffusi, un modello di accoglienza che unisce tradizione, autenticità e rigenerazione urbana.
IL BANDO
«Vogliamo costruire un’offerta più autentica, distribuita e sostenibile», ha spiegato Franco Cuccureddu, assessore regionale al Turismo, durante la conferenza stampa di presentazione del bando. Bando che prevede due linee di finanziamento: 2,5 milioni di euro per gli enti locali e 5 milioni di euro per micro e piccole imprese turistiche.
Ogni progetto potrà ricevere un contributo fino a 300mila euro, a copertura fino al 100% delle spese ammissibili. Fanno eccezione i costi per acquisto o ristrutturazione degli immobili, coperti al 25%. L’investimento minimo per accedere al contributo è fissato a 100.000 euro. Inoltre, le strutture dovranno ottenere almeno la classificazione a tre stelle.
Il bando destinato alle imprese sarà attivo fino al 17 ottobre 2025 attraverso la piattaforma Sipes. In un secondo momento, verrà pubblicato anche quello riservato agli enti pubblici, in attesa del cofinanziamento del ministero del turismo.
DI COSA SI TRATTA
L’albergo diffuso è una rete di alloggi dislocati all’interno dello stesso centro storico, spesso in edifici ristrutturati, che condividono servizi comuni come reception e ristorazione. Le stanze si trovano in case vicine, tutte a pochi minuti a piedi l’una dall’altra, creando un’esperienza immersiva nel tessuto urbano del paese. È un’idea che mette al centro la comunità locale, dando nuova vita a immobili abbandonati e trasformandoli in risorse economiche e culturali.
I progetti devono insediarsi esclusivamente nei centri storici (zone A e centri matrice) e garantire una distanza massima di 300 metri tra reception e camere.



