Anatema del Vaticano contro il lavoro illegale nel turismo

24 Luglio 14:52 2019 Stampa questo articolo

Stop allo sfruttamento del lavoro nel settore turistico. L’appello ai governi del mondo arriva dal Vaticano in occasione della Giornata Mondiale del Turismo 2019 indetta dall’Unwto, che si celebra il 27 settembre e il cui tema è proprio “Turismo e lavoro: un futuro migliore per tutti”.

A lanciare il messaggio Peter Turkson, prefetto del dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano: «Non sono poche le problematiche legate al lavoro nel settore del turismo, che si declina in professionalità variegate e con mansioni specifiche», sottolinea il cardinale.

E poi aggiunge: «Consulenti di viaggio e guide turistiche, chef, sommelier e camerieri, assistenti di volo, animatori, esperti di marketing turistico e social network: in molti operano in condizioni di precarietà e talvolta di illegalità, con retribuzioni non eque, costretti a un lavoro faticoso, spesso lontano dalla famiglia, ad alto rischio di stress e piegato alle regole di una competitività aggressiva».

Turkson si dice, poi, indignato per lo «sfruttamento del lavoro nei Paesi poveri ad alta vocazione turistica, in virtù del ricco patrimonio ambientale e storico-culturale che li caratterizza, dove a trarre beneficio dall’utilizzo delle risorse locali raramente sono i popoli autoctoni. Inaccettabili sono anche gli atti di violenza contro le popolazioni che accolgono, l’offesa della loro identità culturale, e tutte le attività che causano il degrado e lo sfruttamento vorace dell’ambiente».

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