Arriva AviaRoma, ma non chiamatela compagnia aerea

Arriva AviaRoma, ma non chiamatela compagnia aerea
27 Febbraio 12:49 2023 Stampa questo articolo

Si chiama AviaRoma ed è la nuova compagnia aerea presentata nei giorni scorsi a Roma, di cui avevamo anticipato la notizia della nascita lo scorso dicembre. In realtà, non si tratta semplicemente di un vettore, ma di un nuovo modello di business legato a un’app dove il passeggero troverà una vasta gamma di servizi legati al territorio di destinazione. Un progetto ideato da “visionari” che intendono rivoluzionare l’aviazione commerciale, superando di slancio sia il modello delle aerolinee legacy, in voga dagli anni Sessanta-Settanta, sia quello delle low cost che ha dominato la scena negli ultimi vent’anni.

Il progetto è di Robert Flavio Paltrinieri, con un passato professionale nel trasporto aereo, che ha spiegato: «La compagnia aerea deve essere vista come una infrastruttura e vogliamo raggiungere l’obiettivo di far volare quasi gratuitamente, semplicemente perché il nostro core business non sarà il vettore, bensì la piattaforma digitale messa a disposizione del passeggero potrà relazionarsi con il territorio di destinazione, accedendo e acquistando servizi e prodotti di quel territorio direttamente tramite la app. Di fatto, il servizio aerei diventerà la parte marginale del nostro sistema produttivo, mentre il valore sarà costituito dalla comunità diretta che opera nella compagnia».

Riguardo alle modalità operative di AviaRoma, Paltrinieri ha chiarito: «Il fatto di non essere solo un vettore, ma una piattaforma digitale, significa che i passeggeri non ci troveranno su Skyscanner, Volagratis, ma solo ed esclusivamente sulla nostra app, all’interno della quale verranno allestiti innumerevoli servizi e prodotti del territorio dove andremo ad operare con i nostri aeromobili».

E a proposito della flotta che dovrà coprire il micro-raggio, ovvero i brevi collegamenti aerei tra province (massimo 90 minuti), ma anche il medio e lungo raggio, sono previsti aerei come i Dornier 328 Eco, gli Atr 42 e 72, per arrivare poi ai Bombardier Crj Family e agli Airbus A318 e 319, A320/321. Tutte specifiche già presenti sul sito di AviaRoma.

Sul fronte del personale, Paltrinieri ha poi aggiunto: «Abbiamo adottato l’Iper Welfare, ovvero un modello per rendere i nostri dipendenti funzionali e pienamente soddisfatti del loro operato. Di fatto, saremo la prima compagnia aerea che premierà tutto il suo personale, condividerà con i suoi dipendenti gli utili e permetterà loro di acquisire altri benefit, come dimostrano i nostri spazi operativi che ospitano anche laboratori, piscine, Spa e musicoterapia, a disposizione dei lavoratori. Ma vogliamo anche elargire altri benefit, come ad esempio dei piani di studi universitari per i figli dei nostri dipendenti».

E come agirà AviaRoma sul territorio nazionale? La logica è quella di una promozione turistica condivisa, ma senza oneri per il territorio, come ha sottolineato sempre Paltrinieri: «Saremo la prima compagnia a non chiedere soldi al territorio, come fa ad esempio Ryanair che, proprio in questi giorni, ha incassato 18 milioni di euro dalle Marche per operare sull’aeroporto di Ancona. Il fulcro della nostra azione sarà l’operazione intervallo: nella nostra piattaforma ospiteremo una mappa delle eccellenze turistiche di tutti i territori, soprattutto quelli minori e sconosciuti, per renderli accessibili, visitabili».

A completare la visione è poi intervenuto Gaetano Rizzi, già pilota di linea di Alitalia con 24mila ore di volo, responsabile dell’addestramento piloti per la Guardia di Finanza, presidente e amministratore delegato di alcune società, che ha spiegato: «Ieri c’era un prodotto che era il volo, con un valore che era dato dalla compagnia. Oggi, invece, noi diciamo che il prodotto è l’ecosistema del viaggiatore aereo e il valore è il passeggero. In altre parole, i tre pilastri su cui poggia tutta l’attività di AviaRoma sono il passeggero, il territorio e la app, ovvero l’applicazione che permette di coniugare e connettere il passeggero al territorio. Di fatto, AviaRoma è la prima compagnia aerea al mondo di airsharing, dove il passeggero è l’accounter che ama viaggiare e desidera semplicità, con sistemi di pagamento diversi, e ha interesse per il proprio risparmio. Con la nostra app, infatti, una volta a regime, non solo si risparmia, ma si può anche guadagnare. Prevediamo prezzi competitivi, con tariffe ante-Covid e prezzo fisso, uguale per tutti. Non ci sarà più la logica del pricing dinamico, con il costo del volo che aumenta con l’approssimarsi della data di partenza. Inoltre, abbiamo pensato a un sistema di payback che consenta al passeggero di avere a disposizione un pacchetto di servizi e prodotti di quel territorio da acquistare sempre tramite app. Quindi uno strumento di condivisione, con guadagni prima e dopo il volo».

A completare la presentazione, è poi intervenuto Alarico Iotti, esperto di information technology nell’aeronautica, che si è occupato di avionics, contribuendo anche alla progettazione di simulatori. È stato lui a spiegare come AviaRoma si è avvalsa dell’intelligenza artificiale per mettere a punto la sua offerta. «Oggi – ha chiarito – attraverso l’AI abbiamo creato un sistema di interazione tra i vari cluster, ovvero creando reti di operatori che possano garantire ed erogare i servizi a bordo dell’aereo, anche in assenza di connessione. Semplifichiamo i processi di interazione e di acquisto. Sempre attraverso l’intelligenza artificiale gestiamo anche i disguidi dei bagagli».

AviaRoma, dunque, si appresta a decollare. Dopo lo stop del Covid, sono tornati gli investitori e ora si pensa all’immediato futuro, pianificando anche il nuovo segmento, ovvero il lungo raggio business con aeromobili da 6 a 12 passeggeri. La prossima puntata sarà l’effettivo varo dei collegamenti aerei. C’è attesa per questa nuova frontiera del trasporto aereo, più che altro per capire come questi visionari son riusciti a far decollare un nuovo modello di mobilità “quasi” a costo zero.

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Andrea Lovelock
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