Blockchain e AI, il Mise al traguardo

11 Giugno 07:00 2019 Stampa questo articolo

Il futuro della blockchain e dell’intelligenza artificiale in Italia potrebbe essere tutto lì, in due documenti ora nelle mani del ministero dello Sviluppo Economico e consegnati dai due gruppi di esperti selezionati di entrambe le tecnologie.

Se nel caso dell’intelligenza artificiale, però, la bozza è stata inviata il 23 maggio e c’è bisogno solo delle ultime rifiniture, per quanto riguarda la blockchain (e i registri distribuiti) è stata fatta recapitare al Mise solo una prima parte del documento, mentre sugli altri punti individuati la task force è tuttora al lavoro.

Sono 79 le raccomandazioni di policy inserite nel testo che tratta l’intelligenza artificiale, frutto di un lavoro su cinque assi tematici, in linea con lo schema concettuale proposto dalla Commissione europea: ricerca, trasferimento tecnologico e industria; educazione, formazione e competenze; valorizzazione dei dati; etica e normativa; rafforzamento della pubblica amministrazione.

Sul fronte blockchain, invece, Ernesto Damiani, professore al Dipartimento d’Informatica dell’Università di Milano e direttore del Center on Cyber-Physical Systems alla Khalifa University di Abu Dhabi, tra gli esperti al servizio del Mise, spiega come siano state predisposte «descrizioni dettagliate delle aree di applicazione dello strumento, con il governo che a sua volta dovrà stabilire quali risorse mettere in campo per proseguire nello sviluppo di una strategia nazionale».

Uno dei casi d’uso individuati, continua Damiani, «è quello che riguarda i beni culturali, compresi quelli di interesse turistico. Con la blockchain intendiamo dare una visione più dinamica e completa del patrimonio, raccogliendo in un unico contenitore tutte le informazioni utili, in termini di fruibilità ma anche di protezione». Ma se i documenti nelle mani del Mise indicano la strada da seguire, toccherà al ministero stesso dare il via alla fase operativa dei lavori. «Siamo di fronte a tecnologie che devono permettere la nascita di fenomeni economici, per questo è importantissimo il timing», conclude l’esperto, fiducioso di iniziare a partire con le prime iniziative entro fine anno.

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Giulia Di Camillo
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