Business travel, digitale avanti tutta per controllare i costi

25 Ottobre 13:06 2017 Stampa questo articolo

Travel manager? Viaggiatori d’affari? Provider di servizi a vario titolo? In Italia, per tutti questi player, la strada da fare sul sentiero del digital è ancora lunga. A dirlo è l’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano, che nella sua analisi annuale non fa sconti a nessuno dei protagonisti dei viaggi d’affari di casa nostra, pur sottolineando come, nonostante tutto, emerga una sempre maggiore diffusione del digitale nelle varie fasi del business travel journey.

La dimostrazione sta nel fatto che il 70% delle aziende di medio-grandi dimensioni – la maggior parte ovviamente appartenenti al settore privato – fa ricorso a strumenti digitali per la prenotazione (43% in esclusiva) e l’utilizzo dei self booking tool (28%). Il tutto con l’obiettivo evidente di controllare i costi (priorità numero uno per i travel manager italiani). Infatti, tra i benefici più ricercati dall’introduzione del digitale nelle aziende, c’è il controllo della spesa (per il 52% di chi si occupa di travel management). Subito dopo una contabilizzazione chiara, veloce e trasparente delle spese (48%) che sottolinea e giustifica l’importanza della diffusione di strumenti di pagamento elettronico (presenti nell’87% delle aziende intervistate), strumenti per la rendicontazione delle spese e il loro monitoraggio (64%).

Attenzione, però. Perché mentre per le società più piccole può essere sufficiente appoggiarsi a fornitori che offrono solo i servizi di prenotazione come le Olta, le aziende più strutturate e mature dal punto di vista del travel management guardano soprattutto alla possibilità di integrazione delle varie soluzioni per gestire le diverse fasi del business travel in modo più efficiente. Se si guarda invece alle strutture ricettive, il tasso di adozione degli strumenti digitali è molto elevato, sia per quanto riguarda le diverse attività di promozione, sia per le prenotazioni: l’85% degli hotel è presente sulle Olta, un canale attraverso cui in Italia passa il 29% delle prenotazioni dedicate al business travel, a fronte del 10% di prenotazioni effettuate attraverso i canali digitali degli hotel.

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Giorgio Maggi
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