Caso fumi tossici in volo.
Le mosse delle compagnie

Caso fumi tossici in volo. <br>Le mosse delle compagnie
26 Settembre 07:00 2025

C’è un pericolo in alta quota, poco noto al pubblico, su cui le compagnie aeree stanno cercando di intervenire, senza tanta pubblicità. Un potenziale rischio per la salute di piloti, hostess, steward e, in piccola parte, anche per i passeggeri: si tratta della “sindrome aerotossica”, causata dai fumi dell’olio motore che incidentalmente possono essere respirati in cabina.

GLI INTERVENTI DELLE COMPAGNIE

Per questo, diverse compagnie aeree stanno intervenendo sui propri velivoli, sostituendo parti di motore o addirittura l’intero propulsore. Il Wall Street Journal ha scritto che tra queste c’è anche Delta Air Lines, una delle più grandi compagnie aeree al mondo. Al Corriere della Sera risulta che gli stessi interventi li stiano eseguendo – o li abbiano conclusi da poco – almeno altri sette grandi vettori. Mesi fa, a parlare dei rischi era stata, in Italia, La Stampa, interpellando Antonio Bordoni, fra i massimi esperti italiani di sicurezza dei voli e curatore del sito Air-Accidents.com.

PROBLEMI AI MOTORI

Delta Air Lines sta sostituendo i propulsori su oltre 300 dei suoi Airbus A320. La compagnia aerea ha completato circa il 90% del processo di aggiornamento dei motori Apu (Auxiliary Power Unit) su ciascuno dei suoi Airbus A320, secondo un portavoce di Delta. La compagnia aerea gestisce 310 aerei a fusoliera stretta, inclusi 76 modelli di ultima generazione.

L’Apu è in genere un terzo motore posizionato nella coda di un aereo e utilizzato per generare elettricità e pompare aria nella cabina di pilotaggio e in quella passeggeri, quando i due motori principali non sono in funzione, ad esempio spesso durante il rullaggio. Una perdita nell’Apu può contaminare l’aria anche quando non è in uso, secondo gli specialisti della manutenzione e i documenti interni visionati dal Wall Street Journal.

COSA SUCCEDE

Un evento di contaminazione da fumi tossici si verifica in genere quando l’olio fuoriesce dalla camera di compressione del motore o dell’unità di potenza e viene vaporizzato a temperature estreme, rilasciando quantità sconosciute di neurotossine e altre sostanze chimiche nell’aria della cabina di pilotaggio e in quella dei passeggeri. Il Wall Street Journal ha riportato all’inizio di questo mese che gli eventi da fumi sono aumentati negli ultimi anni, causando lesioni cerebrali e altre patologie, all’equipaggio e ai passeggeri.

AIRBUS SAPEVA

Un portavoce di Delta ha affermato che, sebbene gli eventi di esalazione siano rari, l’azienda li tratta con la massima serietà, come fa per tutte le questioni di sicurezza. «Nulla è più importante della sicurezza dei nostri clienti e del nostro personale», ha affermato, parlando al quotidiano statunitense. Documenti interni, a cui ha avuto accesso il Wall Street Journal, dimostrano che Airbus e Honeywell, azienda produttrice di motori, sono a conoscenza di questi problemi da oltre due decenni.

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