Caso microlocali, il no fiorentini agli affitti brevi

Caso microlocali, il no fiorentini agli affitti brevi
05 Settembre 07:00 2025

«Investire nei microlocali non è la scelta giusta. Non solo è sbagliato dal punto di vista della qualità dell’abitare, ma a mio avviso non è nemmeno redditizio». Così Lorenzo Fagnoni, ceo di Apartments Florence, è intervenuto sul boom dei mini appartamenti da 10-15 metri quadrati che stanno animando il mercato immobiliare fiorentino.

Secondo Fagnoni, infatti, il vero nodo nel settore immobiliare non è la moda del momento, ma la solidità dell’investimento. «Un immobile piccolo ha un coefficiente di obsolescenza molto più alto – ha spiegato – perché i costi di manutenzione pesano di più rispetto ai ricavi generati. Una cucina o una caldaia da sostituire ogni 15 anni non incidono allo stesso modo su un appartamento che produce 20mila euro l’anno, rispetto a uno che ne produce la metà».

Fagnoni ha poi messo in guardia anche da un fenomeno parallelo, quello delle ristrutturazioni di magazzini, uffici o cantine spacciati come abitazioni senza un regolare cambio di destinazione d’uso. «Sono investimenti sbagliati e pericolosi: si espongono i proprietari a sanzioni, a perdite di valore in fase di rivendita e si sfrutta il bisogno di chi finirebbe costretto a vivere in condizioni illegittime. Oltre ad attirare un mercato più fragile e potenzialmente rischioso».

Sul fronte delle strategie di investimento, la linea è chiara: «Se avessi un milione da spendere – ha concluso Fagnoni – non lo dividerei in dieci appartamenti da 100mila euro ciascuno. Preferirei un immobile solo, solido, di valore, capace di garantire stabilità, ritorni e meno problemi nel tempo. È la qualità che fa la differenza, non la riduzione estrema degli spazi».

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