Come viaggeremo tra 50 anni?

Come viaggeremo tra 50 anni?
18 Settembre 10:13 2025

Corre così veloce il mondo che abitiamo che proiettarsi nel turismo nel futuro, immaginare come sarà, non è più solo solo un divertissement, ma una necessità. “Comment voyagerons-nous en 2075?”, titola il nostro omologo francese L’Echo Touristique. Il volo – certamente ancora pindarico – è affidato all’operatore Nomade Aventure, che per i suoi 50 anni di vita ha radunato un parterre di esperti per immaginare come sarà il travel tra altri 50 anni. Un salto verso l’ignoto? Sì, ma solo in una certa misura, in quanto molte variabili che determineranno le prossime evoluzioni sono già a nostra disposizione: dall’Ai al climate change, passando per la geopolitica.

LA CAPSULA DEL FUTURO

L’esperimento ha una sua piattaforma: Destination2075.com. Basta cliccare un pulsante per aprire la capsula del futuro. Al suo interno sette capitoli, che affrontano altrettanti temi: dal Viaggio immobile all’Arca di Noè, con visioni dal distopico all’auspicabile, che variano in base a chi scrive. In calce l’invito ai clienti/utenti a commentare la ventina di post (in palio un tour), per costruire insieme una prospettiva condivisa. E raccogliere al contempo i desiderata dei viaggiatori.

«Esploriamo idee, non solo territori. E ci piace coltivare un lato leggermente anticonformista. L’obiettivo è stimolare il dibattito», spiega il ceo Fabrice Del Taglia, che ha affidato la prefazione a due nomi di peso: lo scrittore Jacques Attali e l’esploratore Mike Horn. «Ogni viaggio diventerà raro come un giuramento, pesante come una responsabilità, leggero come una dichiarazione d’amore», afferma il primo. Per poi concludere che «forse allora, sulla soglia di un mondo finalmente adulto, l’uomo capirà che il viaggio più lungo è quello che lo riporta, pieno di meraviglia, al fragile splendore della propria casa».

SOSTENIBILE E VIRTUALE

Di turismo “veramente” sostenibile parla invece l’etologa Valérie Valton. «Un terzo dei cetacei è a rischio estinzione. Eppure le escursioni per nuotare con loro sono aumento. Il futuro dovrà vederci più responsabili», sostiene. Lo scrittore di fantascienza Laurent Genefort immagina invece un mondo in cui «il turismo di massa e i viaggi aerei su larga scala saranno finiti per ragioni ecologiche. Di pari passo, il turismo virtuale sarà esploso. Le guide turistiche – dice – saranno dotate di sensori che consentiranno di immergersi nell’ambiente».

E anche i safari saranno virtuali, secondo Laurent Genefort, altro autore di fantascienza che immagina «una guida con la mimetica che si intrufola in una mandria durante una migrazione in Tanzania. E 500 abbonati potranno poi vivere con lui questa avventura a zero emissioni di carbonio».

SOGNANDO LA PACE

Nel capitolo Le carte rimescolate scrive invece Thibaut Labey, co-fondatore del club Chilowé, e immagina «un mondo frammentato con sette blocchi ermetici, che un ipotetico trattato potrebbe riunire». Un modo per proiettarci in un universo meno oscuro di quanto oggi saremmo portati a prevedere.

IL PIONIERE IDEE PER VIAGGIARE

In Italia, ce lo ricordiamo bene, un esperimento simile e ancora più estremo lo ha condotto Idee per Viaggiare con il suo catalogo del futuro 2224: proiezione fantastica (ma neanche troppo) sui viaggi tra duecento anni.

È passato solo un anno e oggi il t.o. il futuro vuole scriverlo davvero affidando ad Andrea Nike Curzi, figlio dei fondatori Danilo e Stefania Fusacchia, il ruolo di head of innovation con pieni poteri sull’intero segmento Digital. E se è chiara la rotta, è ferma altrettanto la convinzione che «la tecnologia deve sempre potenziare il talento umano», come scrive lo stesso Curzi junior sulla sua brillante pagina LinkedIn.

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L'Autore

Roberta Rianna
Roberta Rianna

Direttore responsabile

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