Crociata Ryanair anti Ota pirata. Show di O’Leary in Italia

Crociata Ryanair anti Ota pirata. Show di O’Leary in Italia
17 Aprile 13:39 2024 Stampa questo articolo

Le agenzie di viaggi sono pirati, l’Antitrust il loro capitano. Non usa mezzi termini Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair, nei confronti dell’Autorità che pochi giorni fa ha ufficializzato l’avvio del procedimento cautelare nei confronti della low cost per le “restrizioni” alla vendita di voli da parte delle agenzie. Oggi l’amministratore delegato del vettore irlandese è tornato all’attacco, convocando la stampa a Roma per una animata conferenza. O’Leary ha infatti accolto i cronisti circondato da sagome cartonate vestite da corsari. Al posto del viso, loghi e nomi noti: Booking, Opodo, eDreams. E, ai cronisti che chiedevano chi di loro fosse Jack Sparrow, celebre protagonista della saga Pirati dei Caraibi con Johnny Depp, O’Leary ha subito risposto «eccolo», indicando un quarto cartonato, sempre vestito da pirata, con il tricolore italiano e la sigla dell’Agcm. In alto, la bandiera di Jolly-Roger con la scritta “Stop Ota Pirates, Protect Customers”.

Un siparietto organizzato dalla compagnia per ribadire la propria posizione circa le accuse avanzate dalle agenzie di viaggi e la conseguente indagine aperta dall’Antitrust: «Le Ota pirata non autorizzate come eDreams vogliono continuare a truffare i consumatori italiani con ricarichi nascosti e prezzi gonfiati per i servizi Ryanair», prosegue il boss.

Per O’Leary, le travel agency che applicano rincari sarebbero quindi dei veri e propri pirati, così come lo stesso presidente del Garante della Concorrenza e del Mercato, Roberto Rustichelli, tra l’altro impegnato oggi nella presentazione della Relazione Annuale 2024 dell’Authority.

«Oggi Ryanair ha chiesto all’Agcm di spiegare perché si è lasciata ingannare dalle Ota pirata come eDreams e perché ha ignorato la recente sentenza della Corte d’Appello di Milano, che ha respinto le false affermazioni delle Ota e ha stabilito che la politica di vendita diretta di Ryanair è ragionevole, ha portato a costi e tariffe più basse e indubbi vantaggi per i consumatori», ha spiegato O’Leary.

«L’incapacità dell’Agcm di tutelare i consumatori italiani – aggiunge – è indifendibile, sulla scia della sentenza della Corte d’Appello di Milano che, a gennaio 2024, ha riconosciuto che la politica di vendita diretta di Ryanair è economicamente giustificata in quanto elimina i costi associati all’intermediazione nella vendita dei biglietti e ha portato a costi più bassi e tariffe più basse, oltre a indubbi vantaggi per i consumatori». Secondo l’ad di Ryanair, a tre mesi di distanza, questo caso «mal giudicato dell’Agcm dimostra che eDreams ha ingannato l’Agcm, sostenendo falsamente che ci sarebbe un rischio immediato per la sua stessa sopravvivenza se non potrà continuare ad applicare dei markup nascosti ai servizi Ryanair in Italia». Per Ryanair si tratta di una «evidente contraddizione» tra la sentenza del Tribunale di Milano e il caso dell’Agcm che dimostrerebbe come questa «abbia erroneamente ignorato la sentenza del Tribunale di Milano, che infatti non viene citata nel suo caso».

Ryanair ha spiegato inoltre di aver firmato accordi di “Approved Ota” con diverse agenzie online e non, tra cui loveholidays, Kiwi, Tui, On the Beach, eSky ed El Corte Inglés. Queste partnership, secondo la compagnia britannica, «garantiscono prezzi trasparenti per i consumatori, come richiesto dalla normativa europea. Ciò contrasta con il modello delle Ota pirata attualmente utilizzato da eDreams e altre, che prevede la pratica di screenscraping, ossia la pirateria digitale illegale, dal sito Ryanair e il rincaro sui prezzi delle compagnie aeree con aumenti nascosti o tasse inventate» che, nelle parole dell’ad, «danneggiano gravemente i consumatori italiani». Ryanair, ha chiosato il ceo, continua la sua campagna per la tutela dei consumatori «dalle Ota pirata come eDreams, Opodo e Booking». E chiede nuovamente all’Agcm di «mettere fuorilegge le Ota pirata che praticano sovrapprezzi nascosti sulle tariffe aeree, sui bagagli, sui posti riservati e su altre tariffe».

«eDreams dice che il loro business crollerà senza l’accesso ai biglietti di Ryanair – aggiunge O’Leary – ma ha servizi Premium con cui alla fine in realtà il consumatore paga un prezzo più alto: sembra che ci sia un piccolo sconto sulle nostre tariffe, ma aggiungendo presunti “privilegi” si paga di più. Il cliente non sa che sta pagando di più per servizi inutili, pensa che siano prezzi di Ryanair».

«Abbiamo un ottimo rapporto con il governo italiano – ha poi specificato l’ad della compagnia irlandese, fugando eventuali dubbi di frizioni con l’esecutivo – stiamo lavorando insieme per aumentare i collegamenti in Italia, ho incontrato anche di recente il ministro per le Imprese Adolfo Urso e quello per gli Affari europei Raffaele Fitto», ha concluso O’Leary, senza rinunciare a una frecciatina finale: «Non abbiamo buone relazioni con Enac, ma l’Enac ha messo in imbarazzo l’Italia negli ultimi anni».

L'Autore

Barbara Laurenzi
Barbara Laurenzi

Guarda altri articoli