Monitoraggio Enit: chi sceglie l’Italia per le feste e il 2018

28 Dicembre 11:51 2017 Stampa questo articolo

Feste con il segno più e 2018 a vele spiegate per la destinazione Italia, secondo i rilevamenti dell’Enit tra i  tour operator stranieri: più della metà dei t.o. ha dichiarato un aumento dei trend di vendita dello Stivale nelle festività natalizie rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Positive anche le stime sull’andamento del turismo organizzato in Italia per il 2018 soprattutto da Australia (+25% sul 2017), Brasile (+10-20%), Spagna (+13-15%), Regno Unito (+10%) e Svizzera (+5-6%). I dati emergono dal monitoraggio Enit che ha coinvolto 118 tour operator, 64 europei e 54 d’Oltreoceano  in venti mercati stranieri.

«Attraverso le nostre 23 sedi Enit, abbiamo potuto disporre di una visione globale dei flussi verso il nostro Paese – ha dichiarato Gianni Bastianelli, direttore esecutivo dell’Agenzia – Un quadro positivo che denota sia una crescita dei mercati consolidati (Francia, Germania, Uk, Usa), che di bacini long haul come Australia, Giappone, Brasile. Occorre ora mettere a sistema questo patrimonio informativo di informazioni per calibrare un’offerta sempre più incisiva, che sfrutti sia i canali tradizionali sia l’online, in crescita esponenziale. La leva della commercializzazione rivestirà una posizione sempre più strategica nel turismo italiano».

Il 45,1% degli operatori europei ha segnalato un aumento delle vendite nel periodo natalizio. Una percentuale che sale al 59,8% se si considerano i Paesi d’oltreoceano. Superiore rispetto ai t.o. europei la quota degli operatori intercontinentali che ha indicato una flessione (15,6% vs 5,8%).

Questi dati – si legge nella nota Enit di fine anno – si rispecchiano anche nell’incremento delle presenze da gennaio a settembre (+4,5%) e della spesa degli stranieri in Italia (+7%). Nello stesso tempo, attraverso Google Trends e Amadeus Intelligence, l’Agenzia ha raccolto le informazioni sulle prenotazioni dei voli aerei verso l’Italia e sulle ricerche online all’estero che hanno avuto per oggetto il nostro Paese, dove l’incremento maggiore è quello dell’India (+42%), seguita da Russia e Svezia (+23%) e Germania (+20%). Riguardo ai voli, tenendo conto del solo mese di dicembre 2017, Israele è stato il primo Paese per crescita dei passeggeri verso l’Italia (+21%), davanti a Russia (+20%), Usa (+13%), Francia e Spagna (+12%), Regno Unito (+8,8%).

Riguardo poi al settore lusso (voli in Prima e Business Class), Enit evidenzia vistosi tassi di crescita: +30% dagli Stati Uniti nel mese di dicembre, +27% dal Brasile, +23% dal Regno Unito, +4% dalla Francia, +2% dalla Germania.

Ma vediamo la percezione dei t.o. dei singoli mercati per il periodo Natale-Epifania. In Germania il 75% gli operatori  ha dichiarato che le vendite del prodotto Italia saranno stabili, mentre la restante parte prevede un aumento. Stabile, invece, sarà il mercato delle partenze verso l’Italia per il 20% dei tour operator austriaci, mentre l’80% ha sottolineato un incremento. E per il prossimo anno è attesa una variazione positiva del 5%. In Svizzera il 33,3% dei t.o. ha dichiarato un aumento dell’outgoing verso l’Italia per la stagione natalizia, mentre il 66,7% ha previsto stabilità. I t.o. svizzeri intervistati si aspettano incrementi del 5-6% nel prossimo anno delle partenze verso l’Italia.

Il 60% dei t.o. dei Paesi Bassi ha fatto rilevare un incremento delle vendite di pacchetti vacanza diretti in Italia, il 40% ha confermato una stabilità. In Belgio sono pari le quote di quanti hanno definito in aumento la domanda di viaggi verso l’Italia e di coloro che, al contrario, hanno rilevato una flessione, a causa del tasso d’inflazione in crescita.

Nel Regno Unito la Brexit finora non ha avuto ripercussioni sul comparto turistico. Infatti è pari all’80% la quota degli operatori che ha previsto per il periodo natalizio un andamento stabile delle vendite dei pacchetti Italia, il 20% ha sottolineato invece un calo. Per il 2018 gli operatori stimano un incremento delle vendite verso l’Italia del 10%.

In Francia l’andamento delle vendite è risultato stabile per il 66,7%, in aumento per il 33,3% dei t.o. In crescita le previsioni 2018. Deciso aumento in Spagna per l’87,5% dei tour operator intercettati, mentre il 12,5% ha evidenziato una situazione di stabilità. Per l’intero 2018 gli operatori stimano un incremento della destinazione Italia tra il 13 e il 15% rispetto all’anno in corso.

Nell’area scandinava si rileva, invece, una generale stabilità per il 75% degli operatori turistici. Il restante 25% ha registrato un incremento. Positive anche le stime rilevate dei flussi turistici organizzati verso il Belpaese per tutto il 2018.

Si rafforza il  ruolo ricoperto dall’Europa dell’Est. Negli ultimi anni in Russia il turismo ha dovuto scontare il cambio sfavorevole del rublo. Ora, però, la maggior parte dei t.o. intervistati (il 71,4%) ha indicato in aumento le vendite per l’Italia nel periodo di Natale. Il 28,6% ha rilevato una sostanziale stabilità. Con il segno più le previsioni per il prossimo anno. Diversa la situazione nella Repubblica Ceca, dove il 57,1% degli operatori ha dichiarato stabili le vendite dell’Italia, il 42,9% ha segnalato una crescita. Il 66,7% dei t.o. in Ungheria ha rilevato una certa stabilità delle prenotazioni di Natale per l’Italia. In aumento, invece, i flussi verso il nostro Paese per il 33,3% degli operatori. Per il 2018 ci si aspetta da Budapest un incremento stimato tra il 2 e il 3%.

Gli operatori d’oltreoceano hanno fatto registrare risultati fra loro differenti. Da parte dell’83,3% dei t.o. Usa è stato indicato un trend di aumento del 5%, mentre il 16,7% ha indicato stabilità. Positive le previsioni dagli Stati Uniti verso l’Italia per il 2018. In Canada le previsioni per l’anno prossimo evidenziano un aumento tra il 10 e il 15%.

In Brasile le vendite della destinazione Italia sono in aumento per il 37,5% degli operatori, stabili per il 25%, in calo per il 37,5%. Buone le prospettive per il 2018: si ipotizza una crescita del mercato Italia venduto in Brasile tra il 10 e il 20%. La situazione è analoga in Argentina. Un terzo degli operatori ha definito stabile la destinazione Italia per il periodo natalizio, un terzo l’ha ritenuta in aumento, un terzo in declino.

Infine lo studio Enit prende in esame i mercati turistici verso l’Italia in arrivo da Medio Oriente, Asia e Oceania. Per il periodo natalizio, secondo la maggior parte dei t.o. interpellati in Cina (60%), le vendite dei pacchetti per l’Italia sono in aumento (15-30%). Proseguirà il trend positivo dalla Cina all’Italia anche per tutto l’arco del prossimo anno (+10-15%). Da sottolineare che in Giappone il 100% degli operatori ha dichiarato che i flussi turistici verso l’Italia nel periodo natalizio 2017 sono positivi. E per tutto il 2018 si prevede una crescita del mercato Italia del 16%. In Corea del Sud il 42,9% dei t.o. ha confermato un aumento del turismo verso l’Italia, stabile per il 28,6%, in calo per il 28,6%. Prospettive ottimistiche per il turismo verso l’Italia si delineano anche per il prossimo anno. Per quanto riguarda l’Australia il 50% degli operatori vede un aumento delle mete italiane, il 25% stabilità, l’altro 25% un calo. Per tutto il 2018 le previsioni sono eccellenti: +25% dell’outgoing verso l’Italia.

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Andrea Lovelock
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