Estate, Federalberghi: 35 milioni in viaggio, ma con meno budget

Estate, Federalberghi: 35 milioni in viaggio, ma con meno budget
27 Luglio 12:30 2023 Stampa questo articolo

Anche quest’anno è “Un’estate al mare”. Intramontabile la canzone di Giuni Russo, così come la voglia “balneare” degli italiani: 35 milioni di persone, secondo Federalberghi, si metteranno in viaggio per la stagione estiva.

La fotografia dell’estate, realizzata con il supporto di Asc Marketing Solutions nel periodo compreso tra il 17 e il 21 luglio, mostra dunque gli italiani non scoraggiati dagli incendi, divampati proprio a inizio indagine, all’aeroporto di Catania e seguiti da altri roghi ed eventi atmosferici avversi in questi ultimi giorni.

Agosto resta il mese più gettonato per programmare la vacanza e si fa sempre più frequente la scelta del fine settimana di relax o della vacanza “mordi e fuggi”; mentre, in riferimento all’alloggio, è l’hotel a ottenere il primato.

Resta tuttavia la preoccupazione per il caro vita: l’aumento dei prezzi ha generato la necessità di ridurre la durata del viaggio e le spese in generale, tra alloggio, cibo e divertimenti. Insomma: vacanza meritata, irrinunciabile, ma da vivere con qualche accortezza in più.

«Vorremmo usare toni entusiastici rispetto ai risultati della nostra rilevazione – commenta Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – Ma siamo ben consapevoli di quanto alcuni aspetti siano da leggere con grande cautela. Innanzitutto agosto è sempre stato il mese delle grandi partenze, e in questo senso nulla di nuovo sotto il sole. Ciò che colpisce è il 41% di italiani che non farà vacanza, principalmente per motivi economici. Ma anche tra coloro che partiranno, un buon 45% cercherà di contenere le spese. Questo è il segnale chiaro di un disagio. Chi riuscirà a partire sembra essere rassegnato a dover fare comunque economia: magari accorciando la vacanza o cercando di spendere meno sulle altre voci quali alloggio, cibo e divertimento».

E in merito all’advanced booking, aggiunge: «Probabilmente anche il maggior anticipo riservato alle prenotazioni va letto in questa luce. Quest’anno infatti ci risulta che il 15% dei viaggiatori abbia prenotato la vacanza con due mesi di anticipo. C’è un ritorno all’antico, anche nell’ottica di un maggior risparmio».

Il presidente di Federalberghi aggiunge: «Sebbene le destinazioni estere vengano prese in considerazione maggiore rispetto agli ultimi due anni, è motivo di orgoglio constatare che l’Italia continui a essere destinazione preferita dagli italiani stessi. Sicilia, Puglia, Campania e Sardegna risultano essere in sequenza le località prese d’assalto dai nostri concittadini. Ma non vi è regione d’Italia che non riscuota il suo successo in riferimento alle scelte dei viaggiatori. Paradossalmente, nell’era del post Covid, quello di scegliere l’Italia è percepito come un valore aggiunto che va mantenuto e coltivato, soprattutto nella prospettiva di guardare al turismo come un unicum e non soltanto come ad un fenomeno legato al tema dell’alta stagione».

QUANTI ITALIANI IN VACANZA. Saranno 34,7 milioni gli italiani che hanno trascorso o trascorreranno una vacanza fuori casa durante il periodo estivo, dormendo almeno una notte fuori casa. Circa il 58,8% della popolazione, tra maggiorenni e minorenni, ha già fatto una vacanza a giugno o si appresta a farla a luglio, agosto o settembre.

DESTINAZIONI PREFERITE. L’89,6% degli italiani per la propria vacanza estiva principale rimarrà in Italia. Tra questi, il mare si conferma la meta preferita (82,3%), seguito dalla montagna (8,5%) e dalle città d’arte (2,7%). Anche tra chi si recherà all’estero (10,4%), sarà il mare ad attirare maggiormente (59,7%), soprattutto in paesi vicini allo Stivale.

DURATA DEL SOGGIORNO.  La maggioranza dei vacanzieri (56,3%) passerà da 4 a 7 notti fuori casa o farà vacanze più lunghe (25,8%). Invece, coloro che passeranno o si potranno permettere un week end o poco più saranno il 17,9%.

SPESA MEDIA E GIRO D’AFFARI. La spesa media complessiva (comprensiva di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) stimata per tutto il periodo estivo si attesta sugli 972 euro a persona. Il giro d’affari complessivo è di 33,8 miliardi di euro. La vacanza principale costerà 884 euro a chi rimane in Italia e 1.394 euro a chi va all’estero. Questo risultato sarebbe potuto essere maggiore, se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, a causa dell’inflazione, un terzo dei vacanzieri (32,8%) ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza e il 13,6% è stato indotto a ridurre la durata del viaggio.

DISTRIBUZIONE DELLA SPESA. La spesa per le vacanze si spalma su tutte le componenti della filiera turistica. Il 29,1% del budget di chi va in vacanza è destinato ai pasti (colazioni, pranzi e cene), il 28,2% al pernottamento, il 21% alle spese di viaggio, il 9,2% allo shopping e il 12,5% per tutte le altre spese (divertimenti, escursioni e gite).

DOVE DORMIRE. Tra le tipologie di soggiorno scelte dagli italiani per le vacanze, l’albergo rimane la scelta privilegiata, con il 26,3% delle preferenze insieme alla casa di parenti o amici (26,3%). Seguono, b&b (19,9%), casa di proprietà (13,6%) e agriturismo (5,6%).

MESI PIÙ GETTONATI – Solo l’1,4% degli italiani ha scelto giugno per la vacanza principale; agosto si conferma il mese leader, con il 77% degli italiani che lo scelgono per la propria vacanza principale, seguito dal mese di luglio, che fa registrare un 17,6%, mentre il 4% di chi andrà in vacanza ha preferito settembre.

SCELTA DELLA DESTINAZIONE. Per la scelta della località di villeggiatura gli italiani si lasciano guidare nel 76,9% dei casi dalla ricerca delle bellezze naturali del luogo, nel 37% dall’abitudine, nel 29% dalla voglia di relax e nel 23,6% dalla facilità di raggiungimento della destinazione.

ATTIVITÀ IN VACANZA. Durante le vacanze, gli italiani si dedicheranno a passeggiate (77,3%), serate con gli amici (61,1%) e a escursioni e gite per conoscere il territorio (54,9%).

MEZZI DI TRASPORTO PER GLI SPOSTAMENTI. Il 55,1% dei vacanzieri utilizzerà la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 31,6% viaggerà in aereo e il 5,1% in nave. La comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (66,2%).

CHI RESTA A CASA. Il 41,1% della popolazione non farà vacanze tra giugno e settembre. Si resta a casa principalmente per motivi economici (48,2%), per motivi familiari (22,5%), per impedimenti di salute (16,1%), perché si andrà in vacanza in un altro periodo (9,6%).

PRIMO SEMESTRE 2023. Nei giorni scorsi, l’Istat ha aggiornato i dati relativi alle presenze dei turisti italiani e stranieri nelle strutture turistico ricettive italiane. Nel periodo gennaio-maggio 2023, l’Istituto nazionale di Statistica ha rilevato un calo del 5,7% dei pernottamenti rispetto al corrispondente periodo del 2019 ( -6,6% per gli italiani e -4,9% per gli stranieri). Incrociando il dato con le risultanze dell’osservatorio Federalberghi relative al mese di giugno, si può stimare che il primo semestre 2023 abbia fatto segnare un calo di circa il 2,9%.

IL COMMENTO DEL MINISTRO SANTANCHÈ. Sui dati diffusi da Federalberghi, interviene anche il ministro del Turismo Daniela Santanchè, sottolineando che «confermano che l’azione del ministero va nella direzione corretta: la scelta di un piano industriale del turismo e la proposta di un’offerta differenziata e destagionalizzata consentiranno all’Italia di crescere ulteriormente in questo comparto strategico per la Nazione».

Il ministro interviene anche sulla questione prezzi: «Voglio soffermarmi sul capitolo degli aumenti dei costi – aggiunge – Come governo siamo intervenuti per tempo arginando le difficoltà economiche degli italiani abbattendo il costo del lavoro, il caro energia e incentivando la crescita economica come confermano i recenti dati del Fmi. L’esecutivo sta intervenendo anche sul caro voli e sul costo dei trasporti che incidono direttamente sulla scelta delle mete turistiche. Il turismo è un volano per l’Italia, deve diventare la prima industria della Nazione ed è per questo che lavoriamo ogni giorno, come governo e al ministero, a sostegno del comparto, come dimostra l’intervento di 10 milioni a favore del turismo in Sicilia, ferita gravemente dagli incendi e dal blocco aeroportuale»

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