Facebook “editore” lancia Grow: il magazine in aeroporti e stazioni

29 Giugno 07:00 2018 Stampa questo articolo

Quasi in sordina, senza grandi annunci né campagne social altisonanti, come ci si sarebbe aspettato, Facebook lancia Grow, il primo magazine di un social network. O meglio, una piattaforma editoriale (e non solo), come si chiamano adesso, che comprende sito web e presenza sui canali social della casa, con pagina Facebook, Instagram e Linkedin dedicati. E fin qui, nulla di cui stupirsi. La novità è che Grow by Facebook è anche un trimestrale cartaceo che sarà distribuito nelle lounge di aeroporti e stazioni selezionati.

I luoghi dove si concentrato i target della nuova impresa del social network di Zuckerberg: uomini d’affari e manager, ovvero i “business leader” del terzo millennio, ovviamente in trasferta. Un’audience dallo stile di vita smart e iperconnesso, “con poco tempo da dedicare a lunghe letture al lavoro – spiegano da Facebook nella nota di presentazione – così abbiamo creato una versione fisica, pensando ai momenti di viaggio”.

In effetti, per format e contenuti, Grow by Facebook ricorda le riviste di bordo delle compagnie aeree, ma non si tratta di un magazine di viaggi. Anzi, non chiamatelo proprio magazine, da Facebook preferiscono piuttosto definirlo un “marketing program”.

Un’idea scaturita da una serie di eventi tenutisi in Gran Bretagna con brand, imprenditori, creativi e creator, ai quali ne seguiranno altri su invito nei prossimi mesi in Gran Bretagna, Francia, Germania, Svezia, e anche Italia. Attraverso questi meeting e una presenza multipiattaforma, “l’ambizione è di aiutare gli imprenditori a mantenersi aggiornati con contenuti ed esperienze di approfondimento”. Seguendo questa linea, le storie pubblicate finora spaziano dall’intervista a Oscar Olsson, direttore creativo di una nuova etichetta di H&M, a un reportage sulla scena delle start up a Parigi, da un servizio sul boom dell’hightech in Medio Oriente a quello sull’esperienza di un gigante come Diageo nel settore delle produzioni artigianali di nicchia.

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Maria Grazia Casella
Maria Grazia Casella

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