Oltre 310mila voli gestiti in un anno. È il dato record dell’aeroporto di Roma Fiumicino, il principale e pluripremiato scalo italiano, che nei giorni scorsi ha compiuto 65 anni di attività festeggiati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla presenza dei vertici di Aeroporti di R0ma, la società controllata dal Gruppo Mundys che gestisce il sistema aeroportuale della Capitale – con il G. B. Pastine di Ciampino.
Un’evoluzione, quella del Leonardo Da Vinci, resa ancora più vistosa dal traguardo dei 50 milioni di viaggiatori annui, che lo scalo si appresta a tagliare proprio quest’anno.
Nel corso dei festeggiamenti il Capo dello Stato ha visitato l’Innovation Hub del Terminal 1, il primo acceleratore di startup in un aeroporto europeo, che rappresenta il cuore della strategia di innovazione di AdR. Qui, i giovani rappresentanti delle nuove idee d’impresa – Whill, Assaia, Proteso e Ailytics, già operative nello scalo – hanno illustrato i propri progetti al Presidente della Repubblica affiancati da alcuni membri dell’Innovation Cabin Crew, il team di colleghi di AdR che accompagna lo sviluppo e la crescita dei progetti delle startup.
Hanno preso parte alla presentazione anche i vertici di Edizione, il presidente Alessandro Benetton e l’amministratore delegato Enrico Laghi, i vertici di Mundys, il presidente Giampiero Massolo e l’amministratore delegato Andrea Mangoni, i vertici di Aeroporti di Roma, il presidente Vincenzo Nunziata e l’amministratore delegato Marco Troncone, e il presidente di Enac, Pierluigi Di Palma.
L’esperienza dell’Innovation Hub riflette la visione di AdR, basata sulla spinta agli investimenti in sviluppo sostenibile e su un approccio partecipativo che pone le persone e i giovani al centro delle strategie di crescita dell’intero Gruppo. Un modello che ha consentito allo scalo di ottenere, per otto anni consecutivi, il riconoscimento come miglior aeroporto europeo per la qualità dei servizi da parte di Airports Council International (Aci World).
«Aeroporti di Roma – ha sottolineato Benetton – celebra un anniversario storico, mantenendo lo sguardo costantemente rivolto al futuro e agendo come un vero e proprio laboratorio di innovazione. Grazie al lavoro svolto negli ultimi anni e a una costante collaborazione tra pubblico e privato, il Leonardo da Vinci è diventato il miglior aeroporto d’Europa per qualità dei servizi e uno dei più sostenibili al mondo. Siamo orgogliosi, come azionisti, di aver supportato questo continuo percorso di rinnovamento, messo in campo anche grazie a un investimento di oltre 3 miliardi di euro, solo negli ultimi dieci anni. Continueremo a fare la nostra parte, sostenendo lo sviluppo sostenibile dello scalo, che genererà benefici importanti e duraturi per il territorio. Ringrazio di cuore, a nome di tutto il Gruppo, il Presidente della Repubblica, che ci ha onorato della sua presenza, incontrando anche i giovani imprenditori del nostro Innovation Hub».
Nel corso del suo intervento, poi, il ceo di AdR, Marco Troncone, ha rimarcato il valore strategico del Piano di sviluppo sostenibile da 9 miliardi di euro, interamente autofinanziato, che assicurerà la capacità necessaria a rafforzare la competitività del Paese nel contesto globale del trasporto aereo, confermando anche nel medio-lungo termine eccellenza nei servizi e massimo rispetto dell’ambiente e del territorio. Il progetto, presentato all’Enac nel 2021, prevede un riassetto del sistema piste, con lo spostamento del baricentro delle operazioni verso Est e la creazione di un nuovo, grande Parco di interesse archeologico accessibile alla cittadinanza, contribuendo a ridurre significativamente l’impatto acustico sulle aree abitate.
Per Fiumicino, che quest’anno ha raggiunto anche la cifra record di 107 compagnie aeree operanti, cresce l’attesa per il via libera alla costruzione della quarta pista di 3.300 metri che è al centro di un animato dibattito tra favorevoli e contrari. A tal proposito il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, si è detto fiducioso ritenendo che i vantaggi siano «molto maggiori degli svantaggi, a patto però che il tutto sia compatibile con i problemi di qualità ambientale e l’inserimento nel contesto socio-culturale della città».



