G20 Spiagge, chiesta legge quadro contro l’overtourism estivo

G20 Spiagge, chiesta legge quadro contro l’overtourism estivo
02 Febbraio 14:41 2023 Stampa questo articolo

Status di città balneari a tutte le località che ogni estate accolgono un surplus di popolazione, con un’apposita legge quadro contro l’overtourism estivo: è la richiesta emersa nel corso del cosiddetto G20 Spiagge, iniziativa promossa e coordinata dal sindaco di Cavallino-Treporti (Venezia), Roberta Nesto, che vede coinvolti 26 Comuni delle maggiori località balneari d’Italia – Sardegna, Emilia Romagna, Sicilia, Toscana, Campania, Puglia e Friuli Venezia Giulia – che da sole attraggono 70 milioni di presenze turistiche, pari al 16% delle presenze turistiche complessive in Italia.

Al summit, al quale ha partecipato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, era presenta anche Alberto Granzotto, presidente di Faita-Federcamping, la Federazione delle imprese del turismo all’aria aperta (2600 imprese) che associa la maggior parte delle realtà italiane del settore, fra campeggi e villaggi turistici, e che negli ultimi anni ha registrato un vero e proprio boom di arrivi e presenze sia dall’Italia che dall’estero.

Sindaci e imprenditori hanno chiesto ufficialmente di poter contare su una legge quadro che consenta ai Comuni affacciati sul mare di affrontare i deficit amministrativi legati all’incremento della popolazione durante l’estate.

«Vogliamo che venga condiviso con tutti i partiti e con i ministri – ha dichiarato Nesto – la necessità di ottenere lo status di città balneare. Non chiediamo privilegi, ma il riconoscimento di peculiarità delle nostre città, che sono centri molto piccoli d’inverno, ma metropoli d’estate. C’è la necessità di dare servizi ai cittadini residenti, ma anche agli ospiti. Lo status di città balneari è ormai una necessità impellente».

E Granzotto ha aggiunto: «Ci sono località che passano da 10mila a 200mila abitanti con gli stessi fondi, lo stesso personale e le stesse procedure, e dunque si trovano a dover sostenere un fardello considerevole».

Oltre al ministro Santanché, al focus di oggi erano presenti i parlamentari e i responsabili del settore Turismo di tutti i partiti, e i presidenti delle associazioni nazionali e regionali del settore turistico. L’istanza è stata pubblicamente lanciata, ora spetta al Parlamento dare un segnale.

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